Albert Camus: A Life

Edizione italiana. Avevo letto solo un libro e mezzo di Camus: tutto il magnifico Straniero e mezza Peste, ma quando mi è stata regalata questa mallopposa biografia, non solo mi ha stimolato da matti, ma mi è venuta pure voglia di farmi quello che rimaneva della Peste e anche dell'altro, suggerito dalla biografia stessa. Non conoscendo nulla della sua vita tranne il fatto che fosse nato nell'Algeria francese, sono partita in quarta per la curiosità di come questo particolare frangente storico e sociale avesse forgiato il Nostro ma, ahimè, il signor Todd, seppur navigato giornalista, romanziere e biografo, mi ha scoraggiato fin dalle prime pagine: è scritto malissimo!, impossibile proseguire. In simile delusione ero incappata anche con La biografia di Montaigne di una certa Sarah Bakewell e con 'La schiava di Picasso' di Osvaldo Guerrieri: ero riuscita a finirli solo perché più brevi. Appena sufficiente - eccetto il titolo - quella di Michelangelo di Irving Stone (Il tormento e l'estasi); niente da fare, invece, per 'La profezia di Caravaggio' di un non meglio identificato Matt Rees, da evitare accuratamente. La riflessione che ne è seguita è che, se c'è da leggere della vita di uno scrittore che ci piace, meglio (con le dovute rare eccezioni di scrittori di razza tipo Zweig), rivolgersi all'autobiografia se ne ha scritta una; non posso scuccarmi settecento pagine di scrittura e narrazione più che mediocre per conoscerla, tanto vale andare su Wikipedia e guardarsi il film 'Il primo uomo' di Gianni Amelio. E se l'oggetto di interesse artistico non è uno scrittore, meglio affidarsi a qualche buona produzione televisiva. Peccato, davvero! Per fortuna mi è almeno rimasta la voglia di riprendere Camus.