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Ben Pastor unisce il gusto dell'indagine storica con quello dell'azione, sa rileggere e interpretare fatti e momenti del nostro passato con un personaggio tragico e disincantato che possiede una straordinaria dirittura morale e una intelligente umanità.
«Sarà l'ambiente, la Spagna del 1937, sarà l'atmosfera, ma il primo nome che ci è venuto in mente è stato quello di Hemingway e del suo "Per chi suona la campana". Stessa rocciosa desolazione, stesse figure scolpite in un disagio inconsapevole e già mitico, stesso ritmo di parole, amore e morte sullo sfondo della Storia» – Sergio Pent, La Stampa
Cordova / Lontana e sola / ... / Nel piano, nel vento, /cavallina nera, luna rossa.Estate del 1937, la Spagna è in piena guerra civile. Inizia qui la saga di Martin Bora, l'ufficiale della Wehrmacht che abbiamo incontrato negli anni della Seconda guerra mondiale a Roma, in Veneto, a Cracovia, ma che qui comincia la sua avventura di soldato detective. Con La canzone del cavaliere la vicenda infatti fa un passo indietro. Il ventenne Martin si arruola volontario tra le file di Francisco Franco, vive il dramma spagnolo come un'avventura entusiasmante, a cavallo tra idealismo e incoscienza giovanile. Comanda uno sperduto avamposto fra le montagne mentre sul versante opposto sono schierati gli uomini delle Brigate internazionali. Nella torrida estate spagnola cominciano tuttavia i primi dubbi quando Martin si imbatte nel cadavere di un uomo morto ammazzato: è quello di Federico García Lorca, brillante poeta, progressista, omosessuale, un cadavere che fa più paura di un nemico in carne e ossa. Le versioni ufficiali su quella morte non convincono affatto il giovane Martin che inizia una rischiosa inchiesta in paradossale sincronia con l'indagine di un «nemico», l'internazionalista statunitense Philip Walton. Ben presto il tedesco e l'americano, che la guerra divide, uniscono le loro forze, e quella che si svilupperà non sarà soltanto un'appassionante detection poliziesca, ma soprattutto un umanissimo confronto esistenziale tra i due; a caso risolto, né Bora né Walton saranno più gli stessi. Ben Pastor unisce il gusto dell'indagine storica con quello dell'azione, sa rileggere e interpretare fatti e momenti del nostro passato con un personaggio tragico e disincantato che possiede una straordinaria dirittura morale e una intelligente umanità.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Holetto tutti i libri della serie, anzi mene manca uno, tutti molto belli e mai scontati. Purtroppo questo è illeggibile, lo ho cominciato, a meta ho iniziato a saltare le pagine cbe sembravano inutili. poi a tre quarti l'ho rimesso nello scaffale resistendo alla tentazione di accenderci il camino, Alla fine tutto il libro e' una inutile cronaca di fatti in parte per nulla plausibili in parte noiiosisissimi. Da dimenticare, una stella perchè non se ne puo dare 0.
Ormai Martin Bora è un compagno delle mie letture. Dopo Lumen direi che questo è il migliore della saga del personaggio creato dalla Pastor. Bellissimo il personaggio di Remedios che sarà importante a capire l'evoluzione del personaggio nei libri successivi. In questo romanzo Bora è ancora un giovane militare di carriera - siamo nel '37 durante la Guerra Civile Spagnola - e i suoi ideali ancora non si sono scontrati contro l'inesorabilità della Storia. Bello il giallo con protagonista Lorca. Consigliatissimo!
Ben Pastor ci porta in piena guerra civile spagnola dove falangisti e comunisti stanno a breve distanza. Alternando le postazioni dei due eserciti, ne racconta la storia. È la storia del tenente dell’esercito tedesco Bora alla ricerca del cadavere di Garcia Lorca e delle circostanze della sua morte. La frase: “Bora non sapeva esattamente dove andava, ma ci andò”. Nelle linee comuniste non accade nulla che sia degno di essere menzionato tranne che conosciamo il nome dell’assassino di Garcia Lorca. In definitiva una lettura molto poco avvincente.
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