Caos Asia. Il fallimento occidentale nella polveriera del mondo

L'autore non e' un puro cronista in quanto personalmente coinvolto nelle attivita' politiche relative agli eventi narrati quindi le sue considerazioni vanno prese con "lunghe molle". Riesce a mettere giu' un enorme numero di puntini sulla pagina ma poi sembra non riuscire (o non volere) unirli per trarre delle conclusioni. Addossare tutte le colpe a Bush e Musharraf e' troppo semplicistico e gli anni seguenti (il libro e' del 2008) hanno dimostrato che le cose sono peggiorate anche con nuovi politici (addirittura un premio Nobel!). C'e' voluto un presidente "non convenzionale" come Trump per mettere fine alla tragica farsa. Ci sono infine almeno un paio di affermazioni errate o false come il fatto che gli USA abbiamo invaso l'Afghanistan senza essere pronti e che i Talebani abbiano incrementato la produzione di oppio (sono stati i signori della guerra e i membri del corrotto governo Karzai ad esserne responsabili, come si e' visto alla fine). Nel 2022, dopo altri 13 anni di vessazioni, bombe e violenza sulle popolazioni civili sarebbe il caso che qualcuno la smettesse di identificare i Talebani con il terrorismo di Al Quaeda (come invece fa Rashid) e provasse a definirli con nuovi e piu' appropriati termini: Insurgents, o forse addirittura "patroti"??

Bellissimo testo che dipana i misteri che si celano dietro alla situazione di paesia come l'Afghanistan, il Pakistan e le repubbliche centroasiatiche nate dal dissolvimento dell'URSS. Rashid espone i fatti documentandoli con dati ed episodi reali. Questo libro mi ha aiutato a rileggere la guerra in Afaghanistan ed il ruole centrale del akistan in tutti questi avvenimenti. Ve lo consiglio vivamente.