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Pipes, Richard, Il regime bolscevico. Dal Terrore rosso alla morte di Lenin, Mondadori , 1999
Romano, Andrea, Contadini in uniforme. L'Armata Rossa e la collettivizzazione delle campagne nell'URSS, Olschki, 1999
Cliff, Tony, Capitalismo di Stato in Russia, Prospettiva, 1999
Zjuganov, Gennadij A., Stato e potenza, All'Insegna del Veltro, 1999
recensioni di Bongiovanni, B. L'Indice del 2000, n. 01
I libri su Russia e bolscevismo, a riprova dell'incoercibile vitalità della questione, sembrano non finire mai. Quelli di Pipes, grande specialista polacco-americano ed ex-consigliere di Reagan per l'Est europeo, sono sempre un evento. L'ultimo conclude una trilogia cominciata con l'apprezzatissimo volume sull'antico regime zarista La Russia (Leonardo, 1992) e proseguita con La rivoluzione russa 1899-1919 (Mondadori, 1995). Nei capitoli sulla guerra civile viene sottolineato il precocissimo tramonto (1918) della strategia della rivoluzione mondiale. La stessa Nep, per un cauto interprete "continuista" (zar-Lenin-Stalin) come Pipes, fu un "falso Termidoro". Il comunismo divenne allora una mera merce da esportazione, che contribuì all'affermarsi della reazione fascista assai più che dell'internazionalismo socialista. Ernst Nolte, a questo proposito, data l'ovvietà della faccenda, non viene citato, se non una volta per essere criticato. Dopo tanto show business "revisionistico", è un sollievo ritrovare l'asciutto e competente antibolscevismo occidentalistico di Pipes.
L'eccellente lavoro di Andrea Romano, un giovane studioso di gran talento, è invece, nell'ambito del cantiere tenuto aperto in Italia dai lavori di Andrea Graziosi, un nuovo contributo alla storia della questione contadina nell'Urss. La collettivizzazione delle campagne, più che come tappa economica, viene infatti indagata - si pensi anche ai lavori di Moshe Lewin - come operazione di ingegneria sociale-culturale e come accelerata e brutale addomesticazione del mondo rurale. L'indagine, alimentata dai rapporti inediti sulle opinioni, gli atteggiamenti e i comportamenti dei contadini in uniforme, viene effettuata attraverso il prisma dell'Armata Rossa, un esercito di estrazione rurale che non fu minato, come quello zarista del 1917, dalla resistenza e dalla sollevazione delle campagne.
Stéphane Courtois, il prefatore del Libro nero, ha scritto su "Percorsi" (luglio 1999), periodico di area An, che, fino a quando esistevano i paesi del socialismo reale, nessuno, in Occidente, poteva criticarli. Spassosa affermazione che vale solo come excusatio non petita. La non necessaria smentita viene da questo libro del britannico Cliff, un classico antistalinista del 1947, finalmente tradotto, che mette in luce la natura imperialistica e statalcapitalistica dell'Urss.
Una conferma di questa tesi si trova nel testo del leader comunista russo Zjuganov, pubblicato in Italia (con un'utile prefazione) da un editore "nazional-rivoluzionario" e antisemita. Il "comunismo" pare non essere altro che la missione nazional-imperiale e razzial-popolare della Russia.
(B.B.)
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