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Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2018
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Molto bello, ti rapisce dalle prime pagine e ti appassiona fino alla fine. Coinvolgente la scrittura e originale la storia di due adolescenti capaci di nascondere le loro origini.
Romanzo rosa o thriller, Paullina Simons resta sempre e comunque una garanzia. Ho iniziato con questa autrice con la trilogia del Cavaliere d'Inverno e la sua scrittura, il suo modo di raccontare ed immedesimarsi nei suoi stessi personaggi mi ha lasciata da subito senza parole e, anche con questo lavoro, non si smentisce nonostante il genere sia tutt'altro. Non sono una grande appasionata di thriller ma, fiduciosa, ho fatto un tentativo e non me ne sono pentita. Una storia che ti lascia col fiato sospeso da subito con l'intreccio tra i personaggi e la loro vita a primo impatto perfetta ma che pian piano andrà sgretolandosi e cancellando completamente ciò che avevate pensato. Insomma: un thriller di tutto rispetto, pieno di colpi di scena e cambi di direzione che vi farà pensare a come la mente umana reagisce sottoposta alle difficoltà della vita fino al punto di non capire più cosa ritenete giusto o sbagliato. Ottimo romanzo, scrittura fluida con il giusto mix fra personaggi significativi e ambientazione suggestiva. Lo straconsiglio agli amanti del crime ma soprattutto a chi è in cerca di una storia con fondamenta psico-emotive degne di nota.
Sinceramente non mi è piaciuto molto all inizio, poi si è fatto un po' più interessante. Ma non è un romanzo che consiglierei.
Recensioni
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La casa delle foglie rosse di Paullina Simons non è un thriller né un poliziesco, ma un romanzo che amalgama gli elementi migliori di entrambi i generi. Scritto e condotto con maestria, dalla penna dell’autrice ecco un buon esempio di narrativa, con spunti originali e personaggi magari non comuni ma ben caratterizzati, nel quale si mescolano sia toni leggeri sia altri cupi, lasciando ampio spazio all’amore. Uscito in America nel 1997, dunque vent’anni fa, titolo originale Red Leaves, è la storia di tre studenti che tra segreti, bugie e tradimenti si trovano coinvolti nell’omicidio di una loro amica. Harper Collins Italia ha regalato ora anche a noi questo racconto intrigante e ricco di mistero fino all’ultima parola.
Protagonista indiscussa di questo romanzo è Kristina Kim, ventun anni, una ragazza dai lunghi capelli neri, bellissima, invidiata dall’intero campus universitario in quanto valida studentessa e altrettanto splendida giocatrice di basket di cui è campionessa. Il suo mondo è fatto di studio, allenamenti e stretti legami con alcuni amici che le sono sempre accanto e con i quali si sono create relazioni complesse. Infatti fin dalle primissime pagine queste amicizie, all’apparenza così forti, mostrano alcune ombre perché le relazioni tra i quattro ragazzi sono permeate più di bugie che di verità. Conni, Albert e Jim sono i compagni di viaggio della giovane. Jim e Kristina vivono una storia d’amore così come Conni e Albert e se all’apparenza tutto sembra essere normale, in realtà gli intrecci amorosi non mancano perchè Albert è anche amante di Kristina.
Fin dalle prime pagine in cui l’autrice connota i personaggi, con tratti fisici e caratteriali decisi, inchioda il lettore al suo romanzo. Emergono in Kristina la fragilità nascosta sotto una possente corazza, in Albert lo sguardo imperturbabile, in Jim un’andatura lenta e traballante e una grande insicurezza nella perfetta Conni. Un giorno il corpo di Kristina viene trovato sotto un cumulo di neve, congelato, gli occhi chiusi, le mani adagiate lungo il busto. In una gelida notte di dicembre il suo cuore ha smesso di battere e, nonostante amata e stimata dagli amici, dal fidanzato e dai compagni della squadra di basket, nessuno pare aver notato la sua assenza. Tocca al detective Spencer O’Malley, che pochi giorni prima aveva conosciuto la ragazza, far luce sulle circostanze poco chiare di questa morte. Da questo punto in poi il racconto, che fino ad ora narrava il susseguirsi degli eventi in maniera quasi noiosa, diventa veloce e incalzante.
Non c’è dolore nella reazione degli amici al ritrovamento del corpo di Kristina e questo comincia ad insospettire l’agente incaricato di risolvere il caso suscitando una serie di riflessioni. La ricerca della verità porta alla luce una rete di segreti che, come in un puzzle, devono essere riassemblati pezzo per pezzo. Spencer O’Malley è l’uomo chiave della seconda parte della narrazione: nel dipanare i fili di questa enorme matassa porta a galla rivelazioni inquietanti così che la lettura si fa via via più veloce e la curiosità del lettore si alimenta con sempre nuove informazioni che l’autrice centellina con sapiente lentezza. La risoluzione del mistero sta proprio negli intricati rapporti dei quattro ragazzi. Ognuno di loro ha qualcosa da nascondere; uniti da uno strano legame si amano, ma anche si odiano e soprattutto si coprono a vicenda, come se il corpo rinvenuto sotto la neve non fosse quello di una ragazza alla quale volevano bene. Tutti sembrano colpevoli ma non abbastanza.
Paullina Simons è stata eccezionale, fin dall’inizio delle indagini il suo romanzo diventa così coinvolgente da rendere impossibile allontanarsi dalla lettura. Soltanto nelle ultime pagine, mentre la stessa vita di O’Malley è quasi stata travolta, il detective riesce a tirare fuori la verità disseppellendola dalle tante bugie. Un finale al cardiopalmo. E se la bella prosa dell’autrice sa conquistare gli amanti della narrativa, la complessa indagine, tutta da seguire con il fiato sospeso, saprà conquistare i giallisti convinti, dunque una lettura in grado di soddisfare un grande pubblico.
Recensione di Clara Domenino
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