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"Il perito aprì una cassa di legno. Pullulava di ragni e mandò uno sbuffo pungente di polvere. L'uomo tirò fuori i resti rosicchiati di alcuni abitini da bambino, trasformati in un nido di topi. - Niente - disse. -Robaccia -. Poi, frugando con più attenzione, trovò qualcosa. - Un momento... - aggiunse tossendo per la polvere. - E questo cos'è? Sollevò un libro dalla copertina di pelle rossa sbiadita e gli angoli consumati. Un grosso pezzo di spago strettamente annodato avvolgeva il volume come un pacco. Il perito estrasse un coltellino dalla tasca e tagliò lo spago. Aprì il libro e ne sfogliò le pagine, avvicinandoselo al naso. Lesse qualche riga, prima di richiuderlo di colpo. - È un romanzo di fantasmi - concluse". Chi ha scritto questa storia, Sarah Singleton, è nata nella campagna inglese e ha lavorato in un negozio di cioccolato. Embe, direte voi, ha a che fare con Willy Wonka? No no, ma ha a che fare con una casa, per l'esattezza Century House. Ci vivono Macy, sua sorella Caroline, il loro papà, la governante e la cuoca. Macy e Caroline vanno a dormire all'alba e si alzano al tramonto. Insomma, vivono di notte - e no, non stiamo parlando di vampiri. Ogni giorno (meglio dire notte, va) è identico al precedente, con le ragazze che studiano a casa da sole, nessun contatto con l'esterno. Century House sembra proprio non esistere ad occhi altrui. Un giorno, però, Macy trova un fiore di bucaneve sul suo cuscino. Questo primo, strano cambiamento squarcia l'ordinarietà della sua vita e la porta a fare scoperte circa il suo passato - che a quanto pare è annebbiato tanto quanto la casa in cui dimora. Insomma, per farla breve: abbiamo una protagonista che vede i fantasmi e che non ha paura di loro; che vorrebbe ritrovare il tocco degli altri esseri umani, il calore del sole e dell'estate; che vorrebbe poter ricordare sua madre e scegliere come, dove e quando vivere. Ma soprattutto, Macy vuole ricordare cosa è successo. Beh, Macy, mi sei proprio entrata nel cuore.
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