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Una narrazione diversa che dimentica il punto di vista maschile e sceglie quello femminile.
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E molto interessante lo consiglio vivamente
Pubblicato recentemente dalla casa editrice Solferino con la traduzione di Roberta Bovaia, “Cattive ragazze” è l’ultimo lavoro di María Hesse, illustratrice e scrittrice di origine spagnola. Corredato da splendide illustrazioni, il libro ci trasporta nel passato e, attraverso un viaggio nei secoli, ci racconta la figura femminile attraverso i miti e la cultura plasmati dagli uomini. Da Penelope a Yoko Ono, da Medusa a Lilith, l’autrice ci racconta storie costellate da pregiudizi dove la donna che non si piega alle convenzioni sociali deve perire. Con uno stile scorrevole e semplice, la scrittrice iberica ci regala un libro interessante e imprescindibile per comprendere il patriarcato degli ultimi secoli.
Cattive ragazze è un graphic novel bellissimo. Come tutte le illustrazioni di Maria Hesse, all’interno troviamo disegni che s’ispirano al suo stile e al suo inconfondibile tocco. Le cattive ragazze sono tutte quelle donne da cui le nostre madri ci hanno messo in guardia. Lilith, Medusa, Circe, le streghe, e tutte quelle figure femminili considerate il male da società patriarcali e che si sono opposte al femminismo. Attraverso questo libro, ripercorriamo le storie di tutti i tempi, e conosciamo da vicino le vicende che hanno caratterizzato le donne più famose, reali o immaginarie, che hanno contribuito a formare il nostro patrimonio culturale. Anche nella letteratura troviamo esempi di donne o troppo deboli, oppure se sono donne forti, sono destinate a perdere. Pensiamo a Madame Bovary, macchiata di adulterio, che alla fine muore da sola. Oppure ad Anna Karenina, la cui vita è triste e malinconica. Insomma, pare che in un mondo dove ci sono delle regole evidenti che le donne devono rispettare, non ci sia possibilità di accettare la liberazione femminile che diventa uno strumento abbordabile soltanto nei libri e nella letteratura. Quindi per queste donne così lontane dai dogmi sociali, esiste solo il suicidio, la morte o l’esilio. Cattive ragazze è un libro che va letto per avere una panoramica su tutto ciò che riguarda le donne nel corso della Storia. Non è semplice accettare che la storia sta cambiando. Dobbiamo riconoscere che tutte quelle donne che per secoli ci hanno fatto credere fossero “cattive” non erano altro che donne coraggiose, che hanno permesso ad altre e a noi di vivere con un pizzico di libertà in più. Purtroppo non è dappertutto così. Non lo è ancora oggi. Ecco perché non bisogna fermarsi, ma continuare a credere in noi stesse. Dobbiamo fregarcene delle etichette. Dobbiamo imparare ad ascoltarci, anche se nessuno lo fa.
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