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Anno edizione: 2023
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Era da un po' che sentivo la voglia di risalire sull'altalena di Bernhard. Sono a due su cinque dell'autobiografia, ma mi è capitato Cemento nella spettacolare edizione SE (non questa) ancora in lire (20.000) con in copertina una di quelle incredibili facce di Francis Bacon, e dietro quella singolarmente sorridente di Bernhard stesso: non ci ho pensato due secondi a cominciarlo. Ho detto altalena perché Bernhard, con la sua martellante scrittura ondulatoria, passa e ripassa sullo stesso punto, là dove i piedi tracciano un solco, ma intanto mi fa volare, e anche ridere. Sì perché il suo nichilismo estremo ha spesso un effetto comico, e nei solchi ('tormentoni', come li chiama lui) di questo implacabile demolitore dell'Austria felix, mi trovo sempre a mio agio. Questa volta ce l'ha in particolare con quella iena di sua sorella nel cui rapporto tossico è impotentemente invischiato; e io godo del suo ribrezzo per l'ipocrisia cosmica, e mi faccio strapazzare dalle critiche feroci, anche verso se stesso, che scuotono il mondo dalle fondamenta: è rabbia d'Artista. «Ogni pubblicazione è una coglionata e la prova di un tratto negativo del carattere. Pubblicare l'intelletto è il più vergognoso dei crimini e io non ho esitato a compiere più volte questo crimine più vergognoso di tutti. [...] Se già mi schifano tutte le altre migliaia e centinaia di migliaia di pubblicazioni, le mie mi schifano nella maniera più spaventosa. Però non sfuggiamo alla vanità, alla sete di gloria, vi entriamo, come se ne avessimo necessità, a testa alta, pur sapendo che il nostro modo d'agire è imperdonabile e perverso».
Uno dei libri più "leggeri" di Bernhard ma lo stesso geniale. La situazione del narratore è realistica, il narratore per liberarsi dalla mortale solitudine invita la sorella da lui ma proprio quando le telefona per invitarla lei risponde che aveva proprio intenzione di passare a trovarlo, così arriva, però dopo qualche giorno lui non la sopporta più; lei è una persona di successo, lui è un semi fallito che si occupa delle famose "riflessioni sullo spirito" bernardiane, rintanato in casa tutto il tempo, lei è commerciante e denigra tutto il comportamento del fratello, gli inutili studi che lo avvicinano alla pazzia e che non servono a niente come è dimostrato dalla sua situazione, mentre per diventare ricca non ha mai studiato nulla; l'amore per la musica e per la letteratura sono distrutti da lei. Allora il narratore vorrebbe mandarla via ma non può perchè è stato proprio lui ad invitarla, mentre potrebbe se fosse stata lei a farsi invitare...la situazione sarebbe diversa, ma purtroppo non è stato così... Grande Bernhard, come al solito!
inarrivabile
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