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«Diciamo bugie, Henry. È questo che facciamo.»
«Un thriller senza respiro» – The New York Times
Celia Harrison sa, o crede di sapere, cosa l'aspetta la sera in cui, nell'idillica Carmel-by-the-Sea, di fronte alle onde del Pacifico, arriva con un volo dall'Europa l'agente Henry Pelham che – con la sua stanchezza, le spalle curve, e quell'incontrollabile voglia di un martini – sembra giunto per riportarla indietro nel tempo, a un passato che Celia ha deciso di gettarsi alle spalle. Un passato in cui anche lei, come Henry, era un'agente della CIA. E in cui un terribile atto terroristico all'aeroporto di Vienna, che la CIA non seppe né arginare né sventare, mise fine alle loro carriere. Al loro amore turbolento. Alla fiducia che nutrivano l'uno per l'altra. Un solo appuntamento a cena: il primo dopo molti anni, e quasi sicuramente l'ultimo. Anche Henry sa, o crede di sapere, cosa lo aspetta. Per lui questa è la cena della resa dei conti. La cena in cui – con ogni mezzo, lecito e illecito – estorcerà a Celia una confessione su cosa successe davvero a Vienna, e in cui saprà anche perché, subito dopo, Celia lo lasciò per sempre, sgretolandogli il cuore. Ma Celia ha tutt'altri programmi per la serata – e per Henry. Perché nulla è come sembra durante questa lunga, burrascosa, sorprendente cena di ex amanti, ex colleghi, ex spie. Nulla se non una cosa: ogni parola detta è una bugia. Da un autore che è una riconosciuta promessa del thriller americano, «scritto in una prosa che fa scintille a ogni pagina, questo romanzo dimostra definitivamente che Olen Steinhauer è il vero, unico erede di John le Carré». (Daily Mail).
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Sono rimasta delusa, attirata dal titolo mi aspettavo un thriller mozzafiato, nulla di cio', noioso. Sicuramente il prossimo romanzo dell'autore sara' eccellente.
Noioso all'inverosimile. Dice la copertina che questo libro è un thriller senza respiro, ma un thriller dovrebbe suscitare suspense o tensione con l'inevitabile voglia di leggere una pagina dopo l'altra per scoprire sempre di più la trama. Ho abbandonato la lettura dopo circa un terzo del libro dopo aver letto il nulla, dialoghi banali, trama farraginosa ed inesistente al punto che per riempire qualche pagina in più si fa una prolungata descrizione del bisogno del protagonista di andare in bagno del tutto superflua. Forse il paragone dei critici con Le Carrè non è dei più azzeccati e va rivisto.
dialoghi appuntiti, ritmo psicologico serrato. quasi perfetto.
Recensioni
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