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Immaginatevi tutto l'inverosimile di cui siete capaci e sarete ancora lontani dallo stupore che abbiamo provato noi due quando il signor Antonio Teocoli, di professione rossonero, ci ha chiesto la prefazione di questo suo libro sul Milan e i milanisti.
L'essere milanisti o interisti dipende da svariati fattori. Il più rilevante è quello cromosomico, quello che fa il nerazzurro o il rossonero dalla nascita. Quello doc, per capirci. Anche all'interno di questa categoria ci sono tuttavia delle differenze, perchè il cromosoma non è uno solo, ma sono tanti, diciamo cento, tanto per semplificare in modo che ci capiscano anche i lettori milanisti.
E' evidente che uno può nascere con cento cromosomi nerazzurri e zero rossoneri, oppure cinquantuno rossoneri e quarantanove nerazzurri. Insomma c'è tutta una gradualità nell'approccio al tifo che differenzia un soggetto dall'altro.
E l'Antonio Teocoli, di professione rossonero, milanista ci diventa. Però un po' se ne deve vergognare, visto che decide di cambiare nome, non più Antonio ma Teo. Da lì in avanti la storia si fa libro. Questo.
Gino & Michele
Ormai è passato un anno da quel 5 maggio clamoroso, ma i miei amici interisti non si sono ancora ripresi. Ogni tanto li vedo che ciondolano e ripensano a quel giorno infausto: va bene Gresko, va bene Poborsky, ma anche i tifosi si sono impegnati al massimo per costruire quella incredibile débacle.
Sapete come hanno passato la vigilia Gino e Michele? Piena di riti sistematici, eccessivi, i riti di chi ha una fifa blu. Non avevano capito che stavano andando a una festa annunciata e così, la festa, se la sono rovinata da soli. Olimpico gremito di interisti, formazione tipo, squadra tirata a lucido: c'erano tutte le premesse per gustarsi il successo, ma quelle scaramanzie esasperate si sono trasformate in un boomerang.
Ehm, ehm, forse soltanto i calciatori pensavano di partecipare a una festa, sembravano in gita scolastica...
Teo Teocoli
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