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Nel coro di filooccidentalismo che impera, è salutare rileggere Chomsky che ci riporta ad un orizzonte più vasto, dove anche l'occidente - leggi USA - ha le sue responsabilità , a volte colpe, che determinano la storia, spesso con menzogne e dubbi metodi. Quindi una lettura dovuta, per smuovere un po' di pregiudizi e di parzialità.
I “padroni del mondo” sono gli Stati Uniti, che con la loro potenza economica e la straripante potenza militare dislocata su tutti i settori del pianeta, possono permettersi di essere incuranti di tutte le leggi internazionali quando fa loro comodo. Questo è l’assunto del libro, documentato da un enorme elenco di fonti di informazione (sono 42 le pagine di questo elenco), che come al solito correttamente Noam Chomski porta a riprova della sua tesi. Accondiscendenti di fatto alla politica degli Stati Uniti, con poche azioni di contrasto solo di facciata, ci sono tutti i paesi “occidentali”, ed in particolare l’Europa. Sottolineo come nel libro si ponga l’accento sulla definizione di “paese criminale o terrorista”: questa definizione è del tutto relativa, si applica a quei paesi che contrastano gli interessi degli Stati Uniti e dell’Occidente, ma non si applica a quei paesi che si adeguano a quegli interessi, pur essendo sia gli uni che gli altri dittature feroci o governi che di democratico hanno poco. Le guerre “per esportare la libertà e la democrazia” (vedi Libia ed Iraq) sono di fatto guerre per conservare il controllo delle risorse energetiche e il potere economico. Su questo aspetto della propaganda degli Stati Uniti la maggioranza dei media si allinea, mostrando un servilismo al potere che certo non serve ad avere una corretta visione di come va il mondo, anzi la distorce. Un libro assolutamente da leggere.
Che dire: leggere Chomsky mi sembra necessario per disintossicarsi dalla visione standardizzata (e a mio parere falsata) che forniscono i media - parlo di quelli italiani, perché conosco solo quelli. La stella in meno è determinata dal fatto che ho avuto l'impressione si trattasse, almeno in parte, di articoli già pubblicati in altre occasioni; ciò che ha determinato alcune ripetizioni e ridondanze.
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