La chimica della bellezza
di Piersandro Pallavicini
Che cos'è il senso della vita per uno scienziato? Si sorride, si ride. Poi arriva la risurrezione: nell'intelligenza del mondo. Una commedia sulla scienza o la scienza della commedia?
Massimo Galbiati, professore di chimica di una tranquilla università di provincia, e Virginio de Raitner, suo inossidabile ex collega ultracentenario, corrono verso la Svizzera a bordo di una vecchia Jaguar coupé, in compagnia di un bassotto fonofobico e mordace. Non è che si conoscano molto. Massimo è solitario, orgoglioso, non lecca i piedi a nessuno, tantomeno al vecchio professore, ed è stato uno dei migliori scienziati italiani nel campo della chimica che era d'avanguardia fino a dieci anni fa. Ma de Raitner lo ha convocato a sorpresa per farsi accompagnare a Locarno, verso un convegno avvolto nella più completa discrezione: e tu vuoi non andare? Vuoi non suscitare l'invidia feroce di tutto il dipartimento? Poi, quando il congresso inizia, Massimo scopre che è strapieno di premi Nobel e che gli speaker sono gli scienziati di grido di quella sua stessa vecchia, amata chimica ormai non più d'avanguardia. Una chimica sospinta da una scienza che sta scomparendo, quella della ricerca pura, guidata dalla bellezza della conoscenza, dalla meraviglia della scoperta. E il super-ottuagenario che c'entra? Ma è l'ospite d'onore! I privilegi e l'immenso potere di de Raitner, i Nobel riuniti in segreto, la chiamata di Massimo a fargli da accompagnatore: è tutto un mistero! Che si dipana sulle dolci acque del lago, in bilico tra la Grande Storia della chimica del Novecento e un'amicizia che nasce tra il professore che ha cinquant'anni e quello che ne ha più di cento. )
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