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scheda di Arnaldi, C., L'Indice 1998, n. 2
La collana della "Storia Universale dell'Arte" edita dalla Utet si arricchisce di un nuovo volume dedicato alle arti figurative dalla metà del Seicento ai primi tre decenni del secolo seguente, che si colloca nella sezione "Le civiltà dell'Occidente" diretta da Enrico Castelnuovo. Il denominatore comune della monarchia assoluta permette all'autore di fornire un inquadramento sociopolitico delle manifestazioni artistiche dell'epoca in tutta l'area europea, e di seguire l'evoluzione di pittura, scultura e architettura secondo una visione unitaria, insistendo sulla circolazione di modelli di origine comune nelle varie regioni dell'Europa degli imperatori, dei re, dei principi e di qualche rara repubblica (come quella veneziana), e mettendo in risalto le singole personalità secondo il peso che hanno avuto nell'invenzione e nel perfezionamento di forme caratteristiche di aree territoriali e archi temporali limitati. Tutto ciò conferma la linea già adottata nei volumi usciti nella stessa serie, e soprattutto in quelli immediatamente precedenti sul Quattrocento in Italia e nell'Europa settentrionale (rispettivamente di De Fusco e Bialostocki): l'obiettivo di questo genere di studi a largo raggio è di individuare fattori invarianti, tratti ricorrenti, motivi omogenei in un dato periodo in aree geografiche piuttosto vaste. Ne risultano opere di sintesi, a loro modo divulgative, che però mirano a conservare un notevole rigore metodologico e una certa profondità di indagine, accompagnate da un'abbondante selezione di immagini di ottima qualità. Il volume di Arbore-Popescu abbraccia un ampio campo geografico che spazia dalla Francia di Luigi XIV all'Impero austroungarico e alla Germania, dall'Inghilterra neopalladiana ai Paesi Bassi di Rembrandt e di Vermeer, dalla Spagna all'Italia nelle sue molteplici manifestazioni del barocco e del rococò, senza trascurare poi le zone "periferiche" polacche, scandinave e russe.
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