La coda del diavolo. Nuova ediz.

Lettura coinvolgente, un buon thriller con un bel personaggio protagonista, l'ex legionario Sante Moras, l'eroe buono/cattivo ma braccato, che cerca di redimersi. Costretto a compromessi ricatti e scelte difficili, sarà costretto ad uccidere, un sommario giustiziere, ma potrà un peccato scacciarne un altro? Riuscirà a superare gli incubi del passato?

Tra racconto d'azione, giallo e thriller, questo libro di Maggi si rivela una lettura piacevole. Dopo un inizio un po' lento, forse dovuto alla necessità di descrivere gli antefatti al vero e proprio racconto, la trama si sviluppa con forza e iniziamo a conoscere il protagonista nella sua parte più attiva. Non si può parlare dell'eroe infallibile, nè del combattente senza timori, anzi, tutt'altro, ma sicuramente Moras sembra un uomo costretto a sopravvivere al di là delle motivazioni non sempre nobili che lo muovono. Siamo molto lontani da Jack Reacher per precisione nei dettagli, completezza, inclinazione emotiva, forza e competenza, ma qualche leggera sfumatura ricorda l'eroe di Child. Sicuramente in certi punti la storia sembra forzata e alcuni elementi si perdono per strada, ma resta una piacevole lettura d'intrattenimento, che comunque tratta temi delicati. Prosa secca che non teme di indugiare nelle descrizioni paesaggistiche; non a caso la Sardegna è comprimaria di Sante. Consigliato a chi cerca giallo, azione e indagini molto superficiali dosati in un sapiente mix; sconsigliato a chi cerca l'avventura alla Child o il crime all'inglese.

La Sardegna è il teatro di questa vicenda. A Sante, introversa guardia carceraria gli si presenta la possibilità di cambiare la propria esistenza. Gli viene commissionato un assassinio, un uomo, che ha ucciso una ragazza senza pietà. Un uomo influente che avrà modi e mezzi per cavarsela. La stessa notte l' omicidio si compie. Sante si vede costretto alla fuga non per sfuggire alla legge, che nel frattempo lo ritiene il colpevole, ma per scoprire la verità.