In-24°(cm 14,4x9,5), pp. 109, (3), copertina anteriore originale con dorso e copertina posteriore rifatti (con carta moderna, nella tipologia simile alla brossura originale ma più chiara nel colore, titoli manoscritti in nero al dorso). Nella collana "Bibliotechina dell'operaio" Scritto di propaganda clericale che demonizza il socialismo. Il tenore dello scritto è brillantemente anticipato dalle parole riportate sulla seconda di copertina. parole tratte da un articolo apparso sulla rivista Civiltà Cattolica: "L'operaio è il terrore e la speranza dell'odierna società. Se l'operaio verrà educato coi principi del liberalismo, esso per logica necessità sarà socialista e comunista e siccome la classe è la più numerosa, essendo in essa compresi tutti i non abbienti, per poco che quest'educazione s'universalizzi, il socialismo e comunismo dovrà essere necessariamente il termine al quale sarà condotta la società. Per la contraria ragione, se l'operaio sarà educato cattolicamente, e questa educazione si renda in qualche modo generale e stabile, il pericolo dell'uno e dell'altro disastro sarà certamente scongiurato. Or ecco, uno dei principali obietti dello zelo cattolico. L'educazione cristiana dell'operaio, perché riesca al fine desiderato, è da promuovere con sforzi congiunti, per via d'associazione". Indice: Ai 20 mila che comprarono e ai 100 mila che lessero il libro della Gran Bestia due parole I. Principiis obsta II. Il visibile e l'invisibile III. Grandi italiani nemici della Gran Bestia IV. Anche un bell'esempio di Francia e lo dà un gran Vescovo V. S'incomincia da ser Tuttesalle e si va a finire col filosofo Hegel VI. Combatter sempre. Esempi italiani e francesi, sacri e profani alla rinfusa VII. Il gran ciarlatano VIII. Dopo il duello il suicidio IX. Le trombe del ciarlatano e prima i giornali X. Altro genere di trombe: i libri XI. I maestri XII. La statua di Nabucodonosor. Gli uomini tutti d'un pezzo e i fatti compiuti. Conclusione.
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