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Abbastanza claustrofobico nel suo genere. Una prima figura poco nota ma che fa egregiamente il suo lavoro e la sua comparsa, certo in un film non proprio ad altissimo budget che però ha un suo perché e un suo fascino particolare.. consigliato!
Nel 2010 era tornato John Carpenter, dopo 9 anni, e la bella notizia è che (era) tornato con entusiasmo prima ancora che con successo. A volte conta più il primo del secondo. Sebbene The Ward non apporti nulla di nuovo alla storia del genere horror, la sua fattura è un piacere per gli occhi e un'efficace calamita dell'attenzione. Carpenter, questa volta, lavora su una discreta sceneggiatura e su una musica più che adatta. Il suo tocco è esteticamente elegante e simpaticamente ambiguo, oltre che nostalgico, ma senza inutili lamenti, del psico-thriller anni '70, inquieto più che inquietante, caldo ed essenziale. L'autore stesso lo presenta come "un horror della vecchia scuola fatto da un regista della vecchia guardia", inscenato, da un talento sempreverde, in grado di tenere alte tensione e curiosità anche su un soggetto facile, per chi è avvezzo, forse, ad un certo punto, persino pronosticabile. Se il finale val bene un dibattito, l'esordio non si contesta e anzi si classifica tra i migliori visti recentemente, insieme all'approdo via mare a Shutter Island, e non a caso i 2 film continuano in qualche modo a parlarsi, per temi e stilemi, ben oltre l'incipit. Non c'è una critica sociale o una visione politica in filigrana, ma la follia è legata qui ad un trauma infantile ed è dunque da quella stagione della vita, se danneggiata, che appare impossibile uscire: quando il buio si è impresso così a "fuoco", la luce della sanità mentale appare una conquista irraggiungibile e il delirio (leggi l'immaginazione) è il luogo più accogliente e rassicurante. Di più non si può dire, se non che l'immaginario visivo che Carpenter mette in scena, tutto declinato al femminile e abilmente atemporale, a freddo si dimostra ancor più potente e resistente di quanto possa apparire di primo acchito.
Mi dispiace dare un voto cosi basso a Carpenter,ma da lui mi aspettavo qualcosa di più originale.Di questo film non mi è piaciuto proprio nulla.
Recensioni
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