Il monaco

Un filo invisibile tra la Yourcenar e Lewis attraverso le vertiginose, ineffabili profondità delle Carceri di Piranesi: questo mi ha avvicinato a "Il monaco". Vita e morte, bene e male, sortilegi e pozioni, crudeli badesse e ottusi inquisitori: gli albori del romanzo gotico. Ipocrisia e falsa virtù di un monaco, per anni trattenutosi nelle sue pulsioni sessuali, ad un tratto si palesano. Il sesso violento ha il suo libero sfogo grazie a diabolica magia su un insospettabile confratello ,trasformato in bellissima, intrigante ruffiana. Nel momento della condanna a morte dell' Inquisizione per omicidio e stupro, il monaco si strugge nella disperazione di accettare di vendere l'anima al demonio. Detto, fatto. Colpo di scena magistrale: Satana si ammanta di una nuova veste, quella di giudice supremo: finge protezione per poi annientare il religioso, che si scopre oggetto, da tempo, delle sue attenzioni particolari. Scritto nel 1796 quando Lewis aveva appena vent'anni: applausi scroscianti per i temi affrontati all'epoca e per le vedute lungimiranti. Diede scandalo, ma è una pietra miliare del gotico. Applausi scroscianti

Per chi ama la letteratura gotica questa è una vera pietra miliare! È un romanzo che si contraddistingue dagli altri e che conquista pagina dopo pagina. Bello bello bello!

Un grande romanzo gotico, il confine tra il bene e il male, non sempre quello che vediamo è quello che è in realtà. Suspance, tentazione, mistero avvolgono questo libro. Ammiro Lewis così giovane scrisse questo libro. Non riuscirai a staccarti dal libro dalla prima pagina.