Don Giovanni in Sicilia

Un romanzo dolce e agro, un misto sapiente di storia del costume siciliano piena di inventiva e commedia con spunti esilaranti. Il personaggio di Giovanni è azzeccatissimo e fa innamorare. Memorabile la scena finale del letto in cui il protagonista si addormenta e recupera se stesso.

Sicuramente, essendo questo libro uscito in piena seconda guerra mondiale, deve aver rappresentato qualcosa di veramente "anomalo" sia per chi l'ha scritto, che per chi l'ha letto. Leggendolo oggi però, pur apprezzando lo stile di scrittura e la splendida descrizione della sicilia, lascia un retrogusto di banale e sorpassato. Il siciliano protagonista sembra un po' la parodia del Petrarca, combattutto fra un amore "spirituale" ed uno concreto fatto di persone, il tutto visto in un'ottica più moderna per allora, ma troppo vecchia per oggi. Un libro discreto, ma che non mi ha emozionato nemmeno per un istante.

Pochi sono riusciti a descrivere la sicilianità con l'acume e l'arguzia di Brancati. Divertente, amaro, molto bello.