L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Matteo 10:29:Gesù parla:Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza che il Signore lo voglia. Luca 4:6 Tentazione di Gesù nel deserto: ti darò tutta la potenza e la gloria di questi regni perchè a me è stata data e io la do a chi voglio. Lettera agli Ebrei 2:14,Paolo scrive: Gesù venuto al mondo per ridurre all'impotenza tramite la morte colui che della morte ha il potere,cioè il diavolo. In questo fantastico racconto di Cervantes che va a costituire la dodicesima novella del romanzo Novelle Esemplari,il mio libro preferito di sempre un cane a un certo punto narra una vicenda: una volta la mia padrona si recò da una strega perchè voleva che essa invocasse il diavolo affinché distruggesse la vigna di un concorrente. Spiacente disse la strega,Dio non l'ha voluto, e senza il permesso di Dio il Diavolo non può fare niente. Qui ho sintetizzato con tre scritture della Bibbia quello che potrebbe essere uno dei grandi misteri della Fede:quello della lontananza di Dio, che come nella poesia di Giovanni Pascoli "Il cieco" siede davanti a noi e tace.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
scheda di Blarzino, A., L'Indice 1994, n.10
Come riuscire a raccontare tutta una vita nel breve volgere di una notte? La cosa non è semplice, specie se si tratta di elencare e riassumere non solo i singoli episodi succedutisi nel corso dell'esistenza (e saranno sempre molti) ma anche di dare un senso a posteriori ai fatti narrati, cercandolo tra le pieghe della storia e della società. Si deve essere dei narratori di talento, in grado di catturare e mantenere l'attenzione di chi ascolta; bisogna saper cucire tra loro gli elementi del racconto in modo da rigenerare il disegno unitario che fa da sfondo a qualsiasi parabola esistenziale, e in più, visto che il tempo stringe, bisogna saper scegliere e dosare bene le possibili digressioni. Ma non tutto è sempre e solo merito del narratore. Anche chi ascolta deve fare bene la sua parte facilitando il compito di chi narra con interventi e appunti, mirati a chiarire sempre meglio le cause e gli effetti della storia, oppure commentando qualche avvenimento per trarne, interagendo con chi racconta, motivo di ulteriori (non oziose) considerazioni. È quanto riesce benissimo ai due cani Berganza e Scipione (il narratore e l'uditore protagonisti del "Coloquio de los perros") che, magicamente dotati della facoltà di parola e fedeli al patto stipulato sul limite di tempo, dialogano come esseri umani nel cortile di un ospedale di Valladolid. Il racconto (una delle dodici "Novelas ejemplares" pubblicate da Cervantes nel 1613) ripercorre le tappe della vita picaresca di Berganza (cane bastardo) e offre all'autore l'occasione di gettare uno sguardo "dal basso" sulla realtà spagnola dell'epoca: il punto di vista scelto lo obbliga a confrontarsi con le ipocrisie, le miserie, le nefandezze, le ingiustizie che affliggono senza esclusione tutti gli strati della società. Ma dalla novella "El colloquio de los perros" emerge un'altra vocazione, oltre a quella moralizzante: la cura del piano stilistico, già così estrema lungo tutta l'opera cervantina, si iscrive nel testo al livello dei contenuti e raggiunge in questo caso la piena fusione con la fabula. Come si accennava poc'anzi, la voce di Scipione funge da controllo di quella del narratore e lo richiama puntualmente all'osservazione degli accorgimenti atti a rendere piacevole il suo racconto. Per bocca di Scipione, Cervantes svela al lettore i meccanismi stessi del narrare. Parte dall'oralità ma vi sono esplicite (e preziosissime) indicazioni anche riguardo alla scrittura. L'attenzione allo specifico letterario trova un'altra conferma nella non banale struttura a incastro in cui "El coloquio" si inserisce. Incastonata in un'altra, "El casamiento engañoso", sotto forma di fedele trascrizione di un evento inattendibile, la novella è caratterizzata da un complesso sistema di voci, distanze e mimetismi autore-opera che non di rado è stato oggetto di studio in qualità di modello del genere. Nella nuova veste editoriale (nuova traduzione corredata di note e presenza di testo a fronte) è senz'altro possibile apprezzarne meglio la ricchezza tematica e formale.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore