Le ossa del ragno

Il cadavere decomposto di un uomo in abiti femminili, soffocato in una pratica autoerotica in un laghetto del Québec. Ma dalle impronte digitali Spider, così chiamato x la sua passione x i ragni, risulta morto nel 1968 in Vietnam. Chi è sepolto al suo posto? L'indagine porta la dott. Brennan e il detective Ryan alle Hawaii, sede dell'ufficio x l'identificazione dei soldati americani dispersi o morti in azione. Ma i cadaveri si moltiplicano, con scambi di persona degni di una commedia degli equivoci. Storia confusa fino a diventare irritante, alla fine non si capisce più chi sia chi, decisamente più gialla che medical, con sottofondo moralista. Anche le battute sono più banali e scontate del solito. Fortunatamente assenti in trasferta gli animali domestici di Tempe, purtroppo presenti con battibecchi e ripicche le rispettive figlie di Ryan e della dottoressa. La trama dei romanzi di K. Reichs è ripetitiva come i titoli, ma è anche il suo marchio di fabbrica: c'è un cadavere da identificare, la dott. Brennan e Ryan indagano, a un passo dalla verità Tempe si mette nei pasticci, il provvidenziale Ryan interviene. Storia gialla intricata e ricca di colpi di scena con finale d'azione, ma troppo confusa e improbabile. Alla prima lettura questo romanzo mi era piaciuto, ora molto meno. Lo sfondo qui è un'operazione che ha portato il governo americano a spendere milioni di $ x riportare in patria i resti, ma anche gli oggetti più insignificanti, dei soldati morti oltremare dalla 2° guerra mondiale al Vietnam. Non capisco tanto accanimento nell'identificare i resti di persone morte da oltre 40 anni, né quale conforto possano trarne i parenti. Quando uno è morto, poco importa dove sia sepolto. Il vero dramma è morire in guerra x il profitto dei potenti.