Il primo giorno

Quando mi hanno regalato questo libro mi sono sentita morire al pensiero di doverlo leggere, dato che non è il mio genere e le oltre 400 pagine non sono incoraggianti. Mi ha preso da subito, l'ho letto in 4 giorni e ho adorato ogni pagina e ogni dialogo (eccetto il complotto mondiale che mi è sembrato una forzatura esagerata). Poi sono arrivata alle ultime 5 pagine e non ci ho capito più niente. Ho scoperto solo ora leggendo le altre recensioni che il libro ha un seguito. Di solito non amo le storie "a puntate" ma comprerò il seguito per sapere come va a finire.

Personaggi inconsistenti... storia banale e assurda... dialoghi forzati... Un tentativo vano di emulare Musso arricchendo il tutto con una suspense inesistente alla Dan Brown.. Il problema è che ho già iniziato il seguito e ho quindi speso altri soldi...

Primo e ultimo libro che leggerò di Marc Levy. A parte il finale mancante (e che è? una raccolta a fascicoli?! Per inciso, è veramente troppo evidente che la storia è in due puntate), a parte la trascuratezza della stampa (abbondano i refusi tipografici), a parte i dialoghi inconsistenti, a parte le ripetizioni delle dinamiche lei-lui (schema-tipo "io non vengo, no io non vengo, e va bene vengo" ripetuto almeno tre volte) che cosa resta? Un idea. Interessante per la verità, ma da sola non basta a reggere un romanzo, ahimè. Sembra commissionato, scritto e pubblicato nell'arco di un mese. Un po' più di sudore sul quel foglio bianco, please! Mi verrebbe da chiedere il rimborso al critico cui ho dato credito.