Lamento di Portnoy letto da Luca Marinelli. Audiolibro. Ediz. integrale

Uno dei libri più esilaranti, dissacranti e di intrattenimento che abbia mai letto. La lettura di Marinelli poi è formidabile.

Mi sono un po' pentita di averlo ascoltato in audiobook. Marinelli è meraviglioso, Roth con un po' di romanesco è superlativo, però Roth va letto. Ci si perde molto a non leggerlo con i propri occhi. A parte ciò, nel "Lamento di Portnoy" tornano i temi trovati in "Pastorale americana" (conflitto culturale, conflitti sociali) imbevuti in una salsa di tragedia erotica. Portnoy Alexander è ossessionato dalla soddisfazione sessuale e dalla sua incapacità di saper coniugare affetto e sesso. O meglio, incapacità di amare una donna che potrebbe essergli moglie. Il suo conflitto - analizza - nasce proprio dalla sua posizione negli Stati Uniti in quanto ebreo. Appena qualcosa va storto - dice - è un attimo che il gentile più progredito ti insulta e ti chiama "sporco ebreo", come minimo. Alexander Portnoy è socialista e dedica la sua vita adulta a combattere le disuguaglianze e il pregiudizio, insomma, dedica la sua vita ad ottenere quello che lui ritiene essere il bene comune. Eppure, sensi di colpa, frustrazione e indignazione sono ciò che riempie la sua esistenza. Una vita melodrammatica, poco tragica, spiattellata davanti a uno psicoterapeuta, che forse riuscirà a riannodare i fili, nel frattempo viene travolto da un oceano allitterante, frastornante, impetuoso che è l'essenza della scrittura di Roth (e in questo caso, della voce di Alex). Tutto è parola, compresa la cura.

Molto ben recitato dal lettore. Comodo da utilizzare in auto