Mondoserpente

non sono un lettore abituale di thriller, per cui mi sono avvicinato a questo romanzo dopo aver letto la definizione "anti thriller", che ho trovato intrigante. Mondoserpente è avvincente dalle prime pagine, il ritmo e la fluidità della scrittura sono gli elementi che mi hanno "incatenato" fino al finale. Ho apprezzato in modo particolare gli inserti "teatrali" e i dialoghi, ironici e mai banali, fra Stirpe e Idea. La caratterizzazione dei luoghi, la patina grigia e un po ammuffita che avvolge Milano, la sua gente che corre senza saper bene dove va, i supermercati del benessere-un-tanto-al-chilo...atmosfere che Paolo Grugni riesce a rendere con uno stile assolutamente singolare, sorprendentemente nuovo.

La prima sensazione, appena terminata la lettura di mondoserpente, è stata quella di "abbandono". Mi sono sentita inesorabilmente "orfana" di Angelo e di Mich, dei luoghi che frequentano, della loro singolare amicizia, di tutta la storia, nella quale mi ero letteralmente tuffata fin dalla prima pagina.Il ritmo piacevolmente incalzante, la prosa (che spesso è vera poesia) fluida e incredibilmente evocativa, l'uso di allegorie così originali e al tempo stesso così "vere"..mi hanno fatto divorare mondoserpente in un baleno.Paolo vede e descrive, senza sbavature nè retorica, mistero e miseria di tutto ciò che ci circonda: lo fa sperimentando canoni stilistici davvero unici, senza mai allentare la tensione o annoiare il lettore. Il suo è uno sguardo profondo e acuto. Le sue sono parole che lasciano sempre il segno.

Gran libro Mondoserpente, divertente ed astuto. Grugni sperimenta un linguaggio e una struttura nuovi con eccellete risultato.