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Recensioni Coleman Hawkins encouters Ben Webster

Coleman Hawkins encouters Ben Webster di Coleman Hawkins, Ben Webster
Recensioni: 4/5
Un incontro al vertice: quante volte abbiamo sentito usare questa espressione? Ma in questo caso è più che appropriata. Coleman Hawkins (nato nel 1904) può essere indicato a buon diritto come l’inventore del linguaggio jazz per sassofono: negli anni ’20 militava nell’orchestra di Fletcher Henderson sbalordendo il mondo con uno stile aggressivo, una maestria nel controllo di uno strumento da poco introdotto nel mondo del jazz (dominato fino ad allora dal clarinetto) ed un’autorevolezza che fece scuola nei decenni a venire. Tanto che, trent’anni dopo, in una seduta di incisione capitanata da Thelonious Monk in cui figurava un John Coltrane agli esordi della carriera, il maestro finiva con l’intimidire entrambi. E, ancora, negli anni ’60 riservava lo stesso trattamento ad un ormai affermatissimo Sonny Rollins. Questo disco è del 1957 (lo stesso della memorabile seduta con Monk e Trane), e lo vede confrontarsi con uno dei più affermati e personali dei suoi discepoli: se Ben Webster – con ammirevole modestia – ha sempre dichiarato l’assoluta superiorità di Hawkins, il suo curriculum non era inferiore. A sua volta assoluto maestro del sax tenore, capace di passare dal sussurro (inconfondibile l’effetto “soffiato” che sfoderava belle ballads) ad una muscolare raucedine nel volgere di un istante, Webster – di cinque anni più giovane rispetto a Hawkins – era l’unico sassofonista ad essere stato colonna delle due più importanti orchestre jazz degli anni precedenti: quella di Count Basie e quella – indimenticabile – di Duke Ellington degli anni d’oro 1940-1942. E quindi questo incontro – questa volta del tutto amichevole – organizzato da Norman Granz che aveva messo disposizione il quartetto del formidabile pianista Oscar Peterson con Herb Ellis alla chitarra, Ray Brown al contrabbasso ed Alvin Stoller alla batteria era destinato ad essere un punto fermo nella discografia di entrambi, ed un autentico monumento al sax tenore.)
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