L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
«Due categorie proprio non sopportava: la gente senza personalità, e quelli che ne avevano una diversa dalla sua.»
Simpatica o antipatica? Odiosa forse. Scomoda, spudorata, sorprendente. Come la verità certe volte. Il sostituto procuratore Imma Tataranni non si dà pensiero se le signore bene e la suocera la detestano. Ma se qualcosa non va la vuole raddrizzare. Scarsa in fantasia e colpi di genio, punta sulla memoria, facendo tremare i potenti e perseguitando i furbi e i cretini. Al suo fianco l'appuntato Calogiuri, il suo preferito non perché è un bel pezzo di giovane ma perché evita di dire idiozie. Sotto la terra della Basilicata si stratifica la storia. I resti della Magna Grecia, ma anche ciò che la modernità non vuole. E Imma Tataranni vi inciampa mentre indaga sull'omicidio di un ragazzo poco piú grande di sua figlia, il cui cadavere viene ritrovato a Nova Siri. Nel corso dell'indagine una ronda di personaggi racconta una società sull'orlo della globalizzazione ma ancora intenta a digerire un passato che torna su come il bolo di un ruminante, in bilico fra cinismo e intolleranza, dove l'amore è piú pericoloso dell'odio. Sfacciatamente ottimista perché la vita non le ha mai regalato niente, Imma conduce i lettori in un viaggio attraverso una regione che con le sue contraddizioni diventa emblematica dell'Italia. Ostinata come certe piante che crescono in terreni impervi, inseguendo una verità che non riesce a dimostrare, dà voce – con le sue vittorie che somigliano a sconfitte e le sue sconfitte a vittorie – a tutti quelli che non si arrendono. Con Come piante tra i sassi Mariolina Venezia si è confrontata per la prima volta col giallo, giocando col genere per raccontare i vizi e le virtú dell'Italia di oggi.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Mi è piaciuto molto, l'ho letto prima di vedere la serie TV, e devo dire che sono diventata una fan di Imma. Consigliatissimo
Matera, 2003. Il Sostituto Procuratore Imma Tataranni è impegnata a osservare cosa succede per le vie del centro quando viene telefonata da Nova Siri. Nunzio Festa, un ragazzo di appena ventidue anni, è stato trovato morto da un passante. L’assassinio di Nunzio ha molti sospettati: Milena, la sua fidanzata, con la quale ha litigato la notte in cui è morto; Manolo, un suo caro amico con il quale sperava di arricchirsi ritrovando pezzi di pinakes (tavolette votive in terracotta che venivano frantumate nei rituali dedicati a Demetra); Elena, la sua matrigna ucraina su cui girano strane voci; Carmine, il fratello di Milena, violento e possessivo. Più le indagini vanno avanti, più la trama si intrica, lasciando spazio a una delle pagine più nere della storia della Basilicata: il tentativo di convertire la zona di Scanzano Jonico in un deposito di scorie nucleari. ⠀ Per chi (ancora) non lo sapesse, io sono di Matera. “Come piante tra i sassi – Imma Tataranni e la storia sepolta” è stato una sorpresa: all’inizio piacevole, poi dolceamara. Mi ha divertita molto vedere alcune espressioni materane, pseudo-italiane, nero su bianco. Quelle espressioni hanno dato una voce – e quindi un valore – al linguaggio dei pensieri più intimi di chi è cresciuto a Matera, un linguaggio che, per forza di cose, non appartiene ai libri di scuola. Però, al tempo stesso, questa vicenda mi ha ricordato una parentesi davvero brutta della storia della mia regione – storia che rischiava di ripetersi qualche mese fa. Nel 2003 facevo la prima elementare, e la lotta alle scorie nucleari me la ricordo bene: furono organizzate proteste, manifestazioni, e alle finestre della mia classe attaccammo dei cartelloni fatti da noi con su scritto “NO ALLE SCORIE”. Noi, i più piccoli, venivamo anche mostrati in televisione, con la speranza di commuovere la gente ai piani alti che avrebbe sentenziato il nostro futuro.
Scarso, scritto male; in "Come i sassi..." vuole far diventare la Tataranni una copia al femminile di Rocco Sciavone, ergo, completo fallimento. Trasandata e anticonformista come lui, ma di tutt'altra levatura, cioè molto puerile, senza classe e a volte anche ridicola, con i suoi sogni erotici sul collaboratore, Anche le trasposizioni televisive fanno pena e anche il secondo (Maltempo), che ho voluto leggere perchè speravo in un netto miglioramento qualitativo, è sulla stessa linea di pochezza letteraria e di scarsa tensione e suspense.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Siete stufi di vedere poliziotte, anatomopatologhe, psicologhe ed altre inappuntabili bellocce uscire da un serrato inseguimento senza un capello fuori posto od un collant smagliato? Trovate che una figura come Amelia Sachs sia poco credibile come cacciatrice di serial killer?
Allora tuffatevi nel giallo di Mariolina Venezia, Come piante tra i sassi. Troverete Imma, Sostituto Procuratore di Matera. Poliziotta mancata. Tozza, bruttina, antipatica, poco socievole e vestita in maniera improponibile (e l’irrinunciabile tacco12 sembra non migliorarne l’immagine). Non particolarmente intelligente, poco acuta; qualche dote mnemonica e determinazione, nulla più. Madre e moglie poco attenta e presente con qualche difficoltà a mettere a tacere uno strano e silenzioso impulso nei confronti dell’appuntato con cui fa squadra. Insomma, un personaggio normale, maledettamente vero.
Il tutto in un continuo andirivieni tra le strade di una Basilicata resa, anch’essa, meno attraente di quanto in realtà non sia. E, a rendere ancor meno patinato il contesto, l’incessante sottofondo degli Articolo31.
Un caso di omicidio da risolvere che si snoda tra occultamento di rifiuti tossici e traffici di reperti archeologici. Un confronto multigenerazionale che coinvolge anziani contadini legati alle loro terre, adolescenti traballanti sul confine del disagio e adulti stancamente accomodati sulla solidità del posto fisso. Personaggi tanto diversi e tanto conflittuali, ma capaci di ritrovarsi uniti per la difesa delle proprie terre.
Un caso da risolvere che, più che tale, sembra servire da legante alla rappresentazione di uno spaccato di una chiusa società del Mezzogiorno. Una madre che indaga alla ricerca, in realtà, di una credibile chiave di lettura delle dinamiche adolescenziali. Uno sguardo oltre alla realtà dei fatti per provare ad interpretare e a dare un senso al suo piccolo e contraddittorio mondo nel Mondo.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore