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Come scrivere racconti. Storie inaspettate - Stefano Martinelli - copertina
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Dettagli

1999
1 gennaio 1999
84 p., Brossura
9788883040733

Voce della critica


scheda di Pane, A. L'Indice del 1999, n. 11

Racconti che hanno poco o niente da raccontare, riducendosi infine a raccontare se stessi.Personaggi di racconti che si comportano come personaggi di racconti.Le storie del fiorentino Stefano Martinelli non fanno tante storie.Giostrano, disinvolte e beffarde, sulla "possimpossibilità" di dire qualcosa a un mondo che sa tutto.Giocano, divertite e coatte, con le ubbie del metadivertimento.Sembrano adeguarsi con capziosa complicità al sempre più depresso finale del millennio.Il Chandler in epigrafe conclude: "In realtà non c’era niente su cui meditare.Ne ero certo". Consono a questa sconfortante premessa, Martinelli presenta un teatrino di figure ovvie, "scontate" come il sottotitolo di uno dei testi, le cui velleità di vita e di morte (il suicidio è uno dei temi ricorrenti) si afflosciano prima ancora di potersi esplicare, nascendo da una laboriosa digestione ed esaurendosi in una buona dormita; disegna alla brava, con il sardonico realismo di un Beckett ripassato in Arno, l’universo moderatamente sinistro della sazietà insoddisfatta; realizza impunito il bizzarro ideale di una "narrazione senza qualità" che ha il suo apice nel dialogo di Invidia, consumato in un crescendo di "tra la liero" e "zum zum zum".

Antonio Pane

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