Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 151 liste dei desideri
Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura
Disponibilità immediata
17,10 €
-5% 18,00 €
17,10 € 18,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Multiservices
18,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libraccio
9,90 € + costi di spedizione
Usato
Aggiungi al carrello
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
17,10 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Multiservices
18,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
18,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Libraccio
9,90 € + costi di spedizione
Usato
Aggiungi al carrello
Chiudi
Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura - Ece Temelkuran - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
Come sfasciare un paese in sette mosse. La via che porta dal populismo alla dittatura

Descrizione


Ece Temelkuran è una delle voci politiche europee più influenti del momento. Turca, vive in esilio dopo aver visto il suo paese sgretolarsi sotto l’onda d’urto del regime sanguinario di Erdoğan. Da questa sua traumatica esperienza ha deciso di partire per denunciare in che modo una nazione possa, in breve tempo, scivolare nel baratro della dittatura.

«Visionario, terribilmente familiare. Una lettura fondamentale per chiunque abiti sul pianeta Terra» - Andrew Sean Green, premio Pulitzer

I passaggi salienti che hanno condotto la Turchia al suo deprecabile e sanguinoso stato attuale sono ben riconoscibili in tutto il mondo e sono una costante della politica contemporanea in moltissime nazioni, compresa la nostra. Le «mosse» per sfasciare un paese sono le stesse ovunque. 1. Crea un movimento (si badi bene, non un «partito», ma un «movimento», al limite una «lega»); 2. Disgrega la logica, spargi il terrore nella comunicazione; 3. Abolisci la vergogna: essere immorali è «figo» nel mondo della post-verità; 4. Smantella i meccanismi giudiziari e politici; 5. Progetta i tuoi cittadini e le tue cittadine ideali; 6. Lascia che ridano dell’orrore; 7. Costruisci il tuo paese. Dove siamo arrivati in Italia? Forse al punto 4? Siamo già al 5? A che punto è la Gran Bretagna della Brexit e di Nigel Farage? E la Russia di Putin? L’Ungheria di Orbán? Gli Stati Uniti di Trump? Perché una cosa si comprende amaramente bene, leggendo queste pagine appassionate: il percorso è sempre lo stesso, inizia senza allarmare, ma poi procede sempre, inesorabile, verso il punto nel quale ci si accorge che ormai la democrazia è svanita. I populisti, in crescita in tutto il mondo, fanno più o meno gli stessi discorsi ovunque. Li fanno a nome delle «persone perbene», del «popolo», sottintendendo così che chi non li appoggia non fa davvero parte del popolo, quindi è un «nemico interno». Come sfasciare un paese in sette mosse è un appassionato appello al mondo: fate attenzione – ci dice Temelkuran – il populismo e il nazionalismo non marciano trionfalmente verso il governo, ci strisciano dentro di nascosto. Bisogna essere vigili più che mai o ce li ritroveremo in casa senza accorgercene fino al punto d’arrivo finale: la dittatura.
Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

2
2019
2 maggio 2019
208 p., Brossura
9788833931968
Chiudi

Indice

Indice
Come sfasciare un paese in sette mosse
Introduzione - Cosa posso fare io per voi?
I. Crea un movimento
2. Disgrega la logica, spargi il terrore nella comunicazione
3. Abolisci la vergogna: essere immorali è «figo» nel mondo post-verità
4. Smantella i meccanismi giudiziari e politici
5. Progetta i tuoi cittadini e le tue cittadine ideali
6. Lascia che ridano dell'orrore
7. Costruisci il tuo paese
Ringraziamenti

Valutazioni e recensioni

4,33/5
Recensioni: 4/5
(3)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Valeria A
Recensioni: 5/5
Da non perdere

Chi dice che questo libro parla solo di questioni turche, non lo ha letto. Al contrario, questo è un manuale utilissimo per tutto l'occidente (e non solo) tentato dal movimentismo populista, travolto dal ciarpame dei social, privato di bussole morali. Ancora più valido in questa epoca di no-vax e di epidemia di irrazionalismo. Chi ha amato Mark Fisher adorerà anche la Temelkuran.

Leggi di più Leggi di meno
Davide
Recensioni: 5/5

Un libro che parla di come il populismo di erdogan è salito al potere e lo ha consolidato. All'apparenza un libro che parla di un paese lontano come la Turchia ma che ha percorso la strada del populismo. Simile a quella che stanno attraversando diversi paesi occidentali

Leggi di più Leggi di meno
giorgio g
Recensioni: 3/5

Un capo di stato come Erdogan può proferire simili minacce agli europei? Ciò basta per squalificarlo. Può interessare a chi si interessa di cose turche.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

4,33/5
Recensioni: 4/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(2)
4
(0)
3
(1)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Conosci l'autore

Ece Temelkuran

1973

Scrittrice, giornalista e commentatrice politica turca, per anni collaboratrice di testate importanti come «Milliyet», «Habertürk» e «CNN International». È seguita su Twitter da quasi tre milioni di persone. I suoi articoli sono stati tradotti e ripresi tra gli altri da «The Guardian», «The New York Times», «New Statesman», «Frankfurter Allgemeine», «Der Spiegel» e «Le Monde Diplomatique». Nel 2012 è stata licenziata dal «Habertürk» per aver riportato il massacro di curdi al confine tra Turchia e Iraq. È stata ospite all’International Journalism Festival di Perugia e al Salone del Libro di Torino e le è stata offerta una residenza...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore