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L'opera si articola in tre parti.
La prima, in forma di introduzione breve alla comparazione giuridica, tocca alcuni temi e problemi di inquadramento della materia (teoria) dei 'sistemi giuridici', facendo così da premessa metodologica alle altre due parti dedicate, rispettivamente, alla tradizione (inglese) di common law e alla tradizione (continentale) di civil law, nonché ai loro rapporti, sotto il profilo in particolare delle influenze di questa su quella.
La seconda parte presenta una ricostruzione della common law tradition, sviluppatasi attraverso otto secoli di storia con una singolare forza di adattamento e traendo dalle sue origini tardo-medievali gli elementi essenziali e durevoli di una fisionomia dalle molteplici implicazioni politico-culturali e dai profili ancora attuali, in quanto modello alternativo - rispetto a quello di civil law - di esperienza giuridica moderna; a carattere di (apparente) formazione spontanea, nella sua veste giurisprudenziale ancor oggi prevalente, prodotto di un connubio tra istanze sociali e mediazioni istituzionali affidate all'opera di giudici-giuristi, a cui pure si associa una significativa eredità di partecipazione dei laici all'amministrazione della giustizia, come giurati (e, nel caso inglese, anche come giudici di pace).
La terza parte tratta della tradizione di civil law, come viene comunemente denominata (all'inglese); la quale, consegnata nello stereotipo dell'antichità delle origini romane e della modernità della veste codificata, pure presenta storicamente, accanto a questo suo volto più noto, quello rimasto più in ombra (almeno fra i comparatisti) dello ius commune di matrice giurisprudenziale (opera creativa dei giuristi forensi, in specie dei secoli XVI-XVIII): un volto dai lineamenti tali da rendere civil law e common law due tradizioni bensì distinte, ma tra loro più simili di quanto ritenuto solitamente. Intorno a tale duplicità di scenario, prende corpo il problema di una revisione della nozione di civil law, collegato con quello dei rapporti tra common law e civil law, nel contesto di un diritto comune europeo i cui tratti salienti, dal pluralismo delle fonti alla extra-statualità del diritto, al carattere aperto dell'ordinamento, rappresentano importanti motivi di riflessione nell'odierna prospettiva dell'integrazione europea, in vista della formazione di un ""diritto (e di un giurista) europeo"" e delle sue basi, insieme, culturali e tecniche.
Per concezione e articolazione l'opera, corredata da un'ampia appendice di indici, vuole soddisfare esigenze sia didattiche che di approfondimento monografico su una serie di aspetti centrali della riflessione giuridica e, insieme, storico-politico-istituzionale, nella prospettiva dell'integrazione europea, avendo in particolare di mira la formazione di un 'diritto (e di un giurista) europeo', a partire dalle sue basi culturali e tecniche.
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