Il piano-pédalierRobert Schumann conosceva come nessun altro le risorse tecniche ed espressive del pianoforte. Durante la sua incessante ricerca di nuove sonorità, per lui e per sua moglie Clara deve essere stata una vera sorpresa l’aggiunta al loro pianoforte di una pedaliera simile a quella degli organi. L’Amsterdam Piano Duo ha deciso di riproporre al grande pubblico questo fatto con questa registrazione dei Sei Studien in Kanon für den Pedalflügel op. 56 su un grand piano Erard del 1837 nella versione per pianoforte a quattro mani realizzata da Georges Bizet.La poesia del contrappuntoIn questi studi la poetica fantasia di Schumann va a braccetto con una elaborata e rigorosa scrittura contrappuntistica e con austeri canoni che sposano ardite architetture armoniche con una intensa vena emozionale. In questo modo, quello che a prima vista poteva sembrare un impossibile abbinamento tra elementi inconciliabili porta a un imprevedibile successo, con una serie di brani originali dal carattere inconfondibilmente romantico che riflettono la grande ammirazione che Schumann provava per lo stile di Bach e le sue sconfinate risorse di fantasia e di evocazione di atmosfere incantate.La magia dell’OrienteQueste doti appaiono evidenti soprattutto nei Bilder aus dem Osten, un’opera che il compositore di Zwickau scrisse sull’onda dell’emozione suscitata in lui dalla traduzione di Friedrich Rückert di alcune poesie medievali arabe. L’aspetto più caratterizzante di queste opere non sembra tanto il desiderio di descrivere i contenuti di queste poesie, quanto l’immersione nelle forme e negli stili di queste esotiche opere letterarie. Nell’ultimo dei sei brani il legame programmatico della musica con il testo appare del tutto evidente. La somma abilità con cui Schumann seppe fare coesistere l’aspetto poetico con quello pedagogico viene rivelata in maniera molto chiara da Leo van Doeselaar e da Wyneke Jordans nei troppo poco eseguiti Zwölf vierhändige Klavierstücke für kleine und große Kinder op. 85, un ciclo in nulla inferiore alle molto più famose Kinderszenen.Un omaggio postumoCinque anni dopo la morte di Schumann, Johannes Brahms rese un devoto omaggio a quello che era stato un suo sincero amico e convinto mentore con un ambizioso ciclo di variazioni basate sul tema della sua ultima opera. È davvero emozionante sentire come il tema emerga l’ultima volta dall’eco quando la voce dei morti fa seguito al fortissimo che pone fine alla marcia funebre. L’Amsterdam Piano Duo formato da Leo van Doeselaar e da Wyneke Jordans ci offre una lettura molto coinvolgente in questa eccezionale registrazione, che esprime l’esecuzione con una straordinaria ricchezza di colori e un approccio meravigliosamente romantico, che sembra fatto apposta per deliziare e stupire anche gli ascoltatori dai gusti più esigenti.Contiene le registrazioni di:Robert SchumannSechs Studien in Kanon für den Pedalflügel op. 56 (arrangiamento di Georges Bizet); Bilder aus Osten op. 66; Stücke für kleine und große Kinder op. 85Johannes BrahmsVariazioni su un tema di Robert Schumann op. 23
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