La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere

libro imprescindibile

Molto molto interessante

Si tratta di un testo imprescindibile che merita assolutamente tutta la fama di cui è investito, che permette al lettore di lasciarsi introdurre nel problema della legittimità degli enunciati all'interno dei sistemi di sapere. Il testo non si limita a parlare esclusivamente del postmoderno - regno della performatività tecnica e dei giochi linguistici - ma ripercorre le tappe della legittimità filosofica e scientifica, mostrando il cambiamento (non si può parlare né di evoluzione né di involuzione) della fonte di legittimità, andando dal puro denotativo aristotelico fino al puro performativo della scienza contemporanea. L'argomento centrale è il rischio presentato dalla legittimità narrativa che in tutti i modi la scienza e la filosofia tentano di superare e di come questa lotta con la mera narrazione (ossia di un sapere di testimonianza basato sulla fede) trasformi la filosofia e la scienza facendole virare verso la condizione postmoderna che è raffigurata nel testo come una condizione in cui non vigono più i cosiddetti "saperi forti", ossia le metanarrazioni che vengono strutturate per dare un senso alla dimensione scientifica e per connetterla con quella speculativa. Come ultima nota ci tengo a precisare che il testo segue molto Wittgenstein, richiamato molte volte dall'autore nel corso del testo e che dunque una lettura di questo può facilitare la comprensione del libro e una sua contestualizzazione.