L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Chi scrive l'autobiografia è spinto spesso dalla paura della morte, dal desiderio di innalzarsi un monumento (...) Ho scelto di ricordare soltanto certi episodi della mia vita, quelli che sono stati i più decisivi (...) per la mia evoluzione interiore." (p. 7) Iniziano così, con un breve proemio sallustiano, le 164 pagine con le quali nel 1995, tre anni prima di morire, Federico Zeri ripercorre la propria vita, un'esistenza avventurosa che, dagli studi di chimica e botanica della giovinezza, lo portò a diventare, quasi per caso, uno dei più grandi conoscitori d'arte di tutti i tempi e un noto polemista e fustigatore dell'Italia di oggi. Il libro è snello, godibilissimo e ricco di aneddoti e offre l'occasione di attraversare il Novecento al di là dell'ambito specifico della storia dell'arte. Scritto a quattro mani con Patrick Mauriès, è fedele a un'abitudine cara a Zeri: rispettare ogni lettore ricorrendo a uno stile semplice e brillante. Insomma, una lettura piacevole e assai utile per chi volesse (ri)scoprire un grande e anomalo Italiano di cui si sente tanto la mancanza. "Mi è poi indispensabile saltare da un libro all'altro, bighellonare in mezzo a vari impulsi, leggere quello che sarebbe doveroso disprezzare o considerare secondario, frequentare le periferie culturali. Non seguo alcuna linea, sono disordinato." (p. 121) "Oggi mi sento disincantato (...) la prima fila nella Penisola è occupata da una classe media arrogante e arrivista" (p. 159) "Leggo, studio, ascolto musica, continuo il mio piccolo lavoro di detective; cerco disperatamente di mettere a posto le migliaia di libri che ormai si sono impadroniti del luogo; ordino la mia fototeca; guardo crescere, morire e rinascere alberi, vigne e fiori che ho piantato più di trent'anni fa. Dall'altra parte del giardino qualche volta mi capita, al tramonto, di contemplare le colline coperte di ulivi, guardate per l'eternità dalle Sfingi di pietra, custodi del luogo, nella dolce luce della campagna romana." (p. 164)
Originale come originale e geniale è l'autore. Vera cultura ( nozionismo ed esperienza ) senza puzza sotto il naso. Un maestro che accompagna lo scolaro come un padre ma, senza paternalismo. Insomma aiuta l'ignorante a cambiarsi d'abito!
È una panoramica dichiaratamente fugace di incontri con personaggi straordinari. Zeri mi ha deluso: mi aspettavo un uomo più interessante, più imprevedibile, un po' meno "perbene". Le sue valutazioni sulle vicende storiche che ha attraversato (soprattutto italiane) sono di una sorprendente superficialità.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore