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Il consenso coloniale. Le società geografiche e l'Istituto coloniale italiano (1896-1914)
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Questo volume porta alla luce il ruolo svolto dalle associazioni geografiche e coloniali nella costruzione del consenso coloniali nella costruzione del consenso coloniale per il periodo che va dalla sconfitta di Adua alla vigilia del primo conflitto mondiale: un tema poco indagato sia dalla storiografia sul colonialismo, sia da quella sul nazionalismo italiano. Le associazioni 'espansioniste' contribuiscono a formare in Italia una coscienza coloniale come base di consenso alla politica estera, ma anche come elemento chiave del processo di costruzione dell'identità nazionale. Organismi elitari, esercitarono la loro influenza sulla classe dirigente dell'epoca proponendosi anche come laboratori di nuova ideologia e di nuove collocazioni politico-parlamentari. Esaltando la centralità del fenomeno emigratorio e proponendo il 'primato della politica estera' elaborarono una teoria espansionista strettamente connessa a una concezione autoritaria dello Stato.
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Dettagli

2002
21 giugno 2002
288 p.
9788843022427
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Indice

IntroduzioneNotaFonti e abbreviazioni1.Le Società geografiche e coloniali dopo Adua (1896-1899)/Adua e la politica di raccoglimento/La Società geografica italiana/La Società di esplorazioni geografiche e commerciali di Milano/La Società africana d'Italia di Napoli/La Società di studi geografici e coloniali di Firenze e il terzo Congresso geografico italiano2.Le Società geografiche e coloniali all'esordio del nuovo secolo (1900-1903)/Il sistema scolastico e l'istruzione coloniale/Le iniziative delle Società geografiche per l'istruzione coloniale/I difficili rapporti con il ministero degli Affari Esteri/Milano, le iniziative economico-commerciali e il quarto Congresso geografico italiano/La campagna per Tripoli e la propaganda espansionistica a Napoli3.Il “risveglio coloniale” (1904-1905)/Napoli e il quinto Congresso geografico italiano/Il laboratorio meridionale/La preparazione del Congresso coloniale/Il Congresso di Asmara4.Le Società geografiche e la fondazione dell'Istituto coloniale italiano (1906-1907)/San Giuliano presidente della SGI/Un'illusione contagiosa/La difficile gestazione dell'Istituto coloniale italiano/Lo statuto e il gruppo dirigente dell'ICI /La perdita di ruolo e il sesto Congresso geografico italiano/La “Rivista Coloniale” e il primo periodo di attività dell' ICI5.«I doveri dell'ora presente» (1908-1911)/L'ICI e il primo Congresso degli italiani all'estero/L'ICI e i Congressi degli esportatori italiani in Oriente/Le Società geografiche e i Congressi nazionali/L'ICI e il secondo Congresso degli italiani all'estero6.Tripoli (1912-1914)/Le Società geografiche e coloniali e la guerra italo-turca/L'ICI e la guerra italo-turca/Il progetto di federazione delle associazioni espansionistiche/Il declino delle Società geografiche e coloniali dopo Tripoli/L'ICI dopo Tripoli

La recensione di IBS

Questo volume porta alla luce il ruolo svolto dalle associazioni geografiche e coloniali nella costruzione del consenso coloniali nella costruzione del consenso coloniale per il periodo che va dalla sconfitta di Adua alla vigilia del primo conflitto mondiale: un tema poco indagato sia dalla storiografia sul colonialismo, sia da quella sul nazionalismo italiano. Le associazioni "espansioniste" contribuiscono a formare in Italia una coscienza coloniale come base di consenso alla politica estera, ma anche come elemento chiave del processo di costruzione dell'identità nazionale. Organismi elitari, esercitarono la loro influenza sulla classe dirigente dell'epoca proponendosi anche come laboratori di nuova ideologia e di nuove collocazioni politico-parlamentari. Esaltando la centralità del fenomeno emigratorio e proponendo il "primato della politica estera" elaborarono una teoria espansionista strettamente connessa a una concezione autoritaria dello Stato.

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