L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libricino sottile, che non propone molto di più della lettura disincantata e post-moderna del collasso del baraccone sovietico. É certo ad ogni lettore che si tratta della fine rovinosa di un progetto riformato radicalmente più volte, personalizzato su certe figure, storicamente inedito nella drammatica entità della formazione sociale a cui ha dato vita e penalizzato da premesse e scelte di progetto economico chiaramente fallimentari (che meriterebbero anch'esse ampia saggistica critica, ben più di quanto si possa trovare nell'editoria italiana odierna). Che il rovinoso esperimento di comunismo sovietico sia divulgato in maniera di rado storiograficamente esaustiva, quasi mai soggetta ad una rigorosa critica economica e filosofica è meno noto, sennonché molto più preoccupante. Gran parte dei contenuti reperibili nel libro di Schiavone si trova, infatti, su buoni manuali di storia per licei. L'impostazione comunicativa dell'autore è sulla linea tipica del "è stato bello sognare" - e così si butta il bambino con l'acqua sporca, gettandosi allegramente e irrevocabilmente nell'Unico Mondo Possibile. Inutile cercare, anche qui, un esame di ampio respiro critico delle idee che hanno animato il comunismo storico novecentesco: il finale del testo, coerente, è uno sbarazzamento socialdemocratico delle "sinistre retrograde mai abbastanza decise ad abbracciare il mercato autoregolato" (forse con implicite speranze per una sinistra capace solo di spinte riformiste keynesiane, ogni giorno più palesemente inadeguate al moderno capitalismo), che conferma questa tensione poco problematica. Ciò che di vero vi si trova è tranquillamente reperibile altrove, persino sul web - penso di primo acchito alle disamine di Costanzo Preve offerteci gentilmente dal blog Kelebek. Consiglio di dedicarsi a materiale meno frettoloso, liquidatorio. Tenendo conto, dopotutto, della maniera in cui il mondo ha liquidato il problema dell'umanità produttiva - rassegnata a lesinare "un precariato dolce".
Un magnifico saggio,che analizza il perchè di un fallimento storico cosi' clamoroso,senza facili propagandismi.E' l'opera più convincente che abbia letto,riguardo al fallimento del comunismo,anche se breve,è assai incisiva,e intellettualmente onesta.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore