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Cooperative, Società di Mutuo soccorso, fraternità coorporative sono state fra le più antiche e più diffuse forme di organizzazione dei salariati. Hanno spesso preceduto e quasi sempre accompagnato i sindacati e le società che si proponevano, fra i loro scopi, di organizzare i conflitti e governare il mercato del lavoro. La loro storia si inserisce, d'altra parte, in una vicenda assai più compessa di quanto lascino supporre da una parte la storia dei sistemi di sicurezza sociale, dall'altra quella delle organizzazioni dei lavoratori e delle relazioni industriali. Il lettore è qui invitato a percorrere un excursus lungo il XIX secolo, con incursioni esemplificative nel XX secolo. L'autrice invita a considerare relativamente fluide le rigide distinzioni fra istituti operai caratteristiche dell'età dell'Internazionale. Le cooperative servivano, infatti, anche al finanziamento delle casse di resistenza per gli scioperi quando queste non erano adeguatamente alimentate da versamenti regolari. La pluralità di significati che vengono attribuiti a pratiche modeste e non eversive – le “società, le istituzioni e le mense operarie” – hanno diviso persino lavoratori e teorici dell'organizzazione. Ma la stessa sovrapposizione contraddittoria si è verificata, con malintesi anche maggiori, fra gruppi di lavoratori organizzati e esponenti delle classi dirigenti che hanno cercato attraverso tali pratiche di realizzare una definitiva nazionalizzazione del mondo del lavoro, dove invece sempre nuove contraddizioni hanno potuto aprirsi ed esprimersi, e continuano a farlo. cod. int. gz41 condizioni: Ottime, come nuovo autore: Maria Grazia Meriggi ha studiato a Pavia, a Milano e a Parigi. È storica delle culture politiche e dei movimenti sociali europei nel XIX e XX secolo. Insegna storia contemporanea all'Università di Bergamo. Fra i suoi lavori pi&
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