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Descrizione


Quella 'americana' rappresenta la parte più cospicua del carteggio intercorso tra Luigi Sturzo e Mario Einaudi dagli anni ’20 agli anni 50, particolarmente denso e significativo sotto il profilo storico-politico (con analisi e giudizi innovativi su questioni di primaria importanza come il governo Badoglio, la cobelligeranza, la questione istituzionale, ecc.) e scientifico durante 'l’esilio nell’esilio' a Jacksonville del fondatore del PPI.

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Dettagli

1998
1 agosto 1998
LXXX-344 p.
9788822246493

Voce della critica



Sturzo, Luigi \ Einaudi, Mario, Corrispondenza americana 1940-1944, Olschki, 1998
Sturzo, Luigi, Politica di questi anni. Consensi e critiche. (Dal gennaio 1957 all'agosto 1959), Gangemi, 1998
scheda di Bongiovanni, B. L'Indice del 1999, n. 05

La personalità di Luigi Sturzo, così ricca e multiforme, nonché situata ben dentro l'intera storia d'Italia a partire dall'età di Crispi (e dei Fasci siciliani) sino ai primi e controversi prodromi del centro-sinistra, è giustamente oggetto di nuove ricognizioni, di nuovi studi e di nuove edizioni.Quasi tutte le forze politiche grandi e piccole di questi anni novanta, dopo l'implosione post-tangentopolitana e post-guerra-fredda del partito che veniva definito (ricordate?) "la balena bianca", hanno cercato di impossessarsi, in tutto o in parte, del suo pensiero politico e sociale.E non limitatamente ai temi pur ovviamente centrali del cattolicesimo politico-democratico e del popolarismo, ma anche in merito al movimento contadino, al meridionalismo, al federalismo, al ruolo della piccola proprietà diffusa in funzione antioligarchica e antisocialista, al liberismo "antiliberale", al liberalismo "sociale", alla discussione sui sistemi elettorali, all'antifascismo, all'esilio tra le due guerre, all'antitotalitarismo, all'anticomunismo, al riformismo, e così via.Giunge così particolarmente benvenuta la raccolta delle lettere che si scambiarono negli Stati Uniti lo stesso Sturzo in esilio e Mario Einaudi, figlio di Luigi e fratello di Giulio, professore allora alla Graduate School of Political Science presso la Fordham University di New York.I temi più interessanti, tra quelli affrontati, riguardano le sorti della guerra, il futuro democratico dell'Italia, l'atteggiamento angloamericano davanti all'armistizio e al Regno del Sud, i nuovi confini, il destino dell'istituto monarchico, i nuovi partiti, le forme della lotta militare e popolare contro il Terzo Reich. E altrettanto benvenuta è la riproposta in volume, inserita nell'Opera Omnia curata dall'Istituto Luigi Sturzo, dei 203 scritti, in buona parte giornalistici, una media di circa quattro a settimana, comparsi negli ultimi due anni e mezzo di vita, quando l'anziano e ancor pugnacissimo sacerdote aveva tra gli 86 e gli 89 anni.E anche qui i temi sono di notevole interesse: la politica in evoluzione del Psi vista con diffidenza, l'europeismo, la crisi comunista post-1956, l'impetuoso sviluppo economico (stava iniziando il "miracolo"), lo statalismo e le partecipazioni statali, soprattutto le vicende interne della Dc, sempre osservate con puntiglioso impegno, ma con grande respiro e con uno sguardo ormai "storico".

(B.B.)

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Conosci l'autore

Luigi Sturzo

fu tra gli artefici del primo movimento democratico cristiano; il 18 gennaio 1919 fondò il Partito popolare italiano. Con l'avvento del fascismo fu costretto all’esilio prima a Londra poi a New York, dove elaborò alcuni testi importanti di sociologia storicistica e di diritto internazionale. Rientrato in Italia nel settembre 1946 si dedicò a un’intensa attività saggistica e pubblicistica. Nel 1952 venne nominato senatore a vita da Luigi Einaudi. Morì a Roma l’8 agosto 1959. Di Sturzo le Edizioni di storia e letteratura hanno pubblicato il Carteggio con Mario Sturzo, a cura di Gabriele De Rosa (1985), La vera vita (1947), “La Croce di Costantino”. Primi scritti politici e pagine inedite sull’azione cattolica e sulle autonomie...

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