L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro si legge bene, anche se l'ho trovato un pò prolisso in alcuni punti. La storia è ben congegnata, anche se manca di suspense, i personaggi ben delineati, anche se con qualche problema di troppo che faticano a risolvere. Non una lettura indimenticabile ma abbastanza piacevole.
mi sono lasciato attirare dalle molte recensioni positive presenti qua e sui social ed ho divorato in pochi giorni questo Thriller, bei personaggi, bella trama mai assurda o scontata con un susseguirsi di cadaveri che sbucano a distanza di pochi giorni uno dall'altro in una corsa contro il tempo che vola via come l'aria... mi ha solo rattristito un po' il finale ma per un fatto personale che sapeva di deja-vu su ciò che ho vissuto io con mia madre ma questa è una cosa appunto personale. Libro che merita e consiglio molto, ora inizio subito il secondo.
Ingredienti: un’ombra cupa e gigantesca come serial-killer, un commissario triste e solitario accomunato al carnefice da un passato doloroso, la città eterna descritta in vari siti post-industriali, una sequenza inspiegabile di delitti che solo nel finale troverà la sua spiegazione logica. Consigliato: a chi cerca il lato più oscuro della giustizia, a chi ama storie catartiche di anime sommerse dal dolore, abbandonate dall’amore e braccate dalla morte.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Terminata una nuova avventura: voi sapete come si uccide? In E’ così che si uccide Mirko Zilahy lo spiega in modo molto dettagliato.
Se non amate thriller troppo cruenti questo non fa per voi, ma se amate i profiler, e i thriller psicologici siete tra le pagine giuste. Mirko Zilahy non usa mezzi termini, e voi non potete che amarlo od odiarlo, anche qui senza sfumature.
All’inizio ho veramente faticato: troppe descrizioni, troppo ritornare a raccontare posti già citati e letti, ma la calamita messa in tasca a Enrico Mancini è talmente forte che ti fa traghettare oltre e non ti dà scampo. Devi capire chi, cosa, perché, movente e assassino, non puoi non arrivare all’ultima riga. Passate le prime cento pagine il commissario Enrico Mancini non potrete per nulla accantonarlo.
Questo personaggio, uscito dalla penna di Zilahy è triste, burbero, con modi da non usare mai, ma è magnetico, è l’uomo che incontri e non ti lascia mai indifferente. Magico, come la squadra di cui ho apprezzato ogni singolo componente. Un romanzo duro, crudo, con descrizioni di una Roma improbabile e diversa, ma spettacolare in ogni suo angolo, anche dietro l’obbiettivo della macchina fotografica di Caterina.
Un susseguirsi di morti e di colpi di scena, fino al termine, tenendo sempre ben presente argomenti come abbandono, malattie, tristezza.
“Il mondo visto frontalmente è illeggibile” mai frase più vera nei miei pensieri, ma sarà proprio così? Cosa vorrà farci capire l’autore con questa frase?
Leggetelo lo scoprirete. Al momento io vado a leggere la seconda indagine del Commissario Mancini, che sono sicura non mi deluderà nemmeno questa volta.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore