Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 30 liste dei desideri
La crisi dell'utopia. Aristofane contro Platone
Disponibilità immediata
18,00 €
18,00 €
Disp. immediata
Chiudi

Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori

Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Librisline
Spedizione 3,50 €
18,00 €
Vai alla scheda completa
Libreria F.lli Montarolo S.n.c.
Spedizione 6,00 €
18,00 €
Vai alla scheda completa
Amarcord Libri
Spedizione 5,50 €
12,50 €
Vai alla scheda completa
Studio Bibliografico Marini
Spedizione 5,00 €
16,00 €
Vai alla scheda completa
Ilsognalibro
Spedizione 4,00 €
19,95 €
Vai alla scheda completa
ibs
Spedizione Gratis
-5% 18,00 € 17,10 €
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Librisline
Spedizione 3,50 €
18,00 €
Vai alla scheda completa
Libreria F.lli Montarolo S.n.c.
Spedizione 6,00 €
18,00 €
Vai alla scheda completa
ibs
Spedizione Gratis
-5% 18,00 € 17,10 €
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Amarcord Libri
Spedizione 5,50 €
12,50 €
Vai alla scheda completa
Studio Bibliografico Marini
Spedizione 5,00 €
16,00 €
Vai alla scheda completa
Ilsognalibro
Spedizione 4,00 €
19,95 €
Vai alla scheda completa
Chiudi
Librisline
Chiudi
Libreria F.lli Montarolo S.n.c.
Chiudi
Amarcord Libri
Chiudi
Studio Bibliografico Marini
Chiudi
Ilsognalibro
Chiudi
ibs
Chiudi
La crisi dell'utopia. Aristofane contro Platone - Luciano Canfora - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Chiudi
La crisi dell'utopia. Aristofane contro Platone

Descrizione


"Nel corso delle feste Scire, un gruppo di donne, capeggiate da una di loro, Prassagora, particolarmente dotata di carisma e capace di pilotare un gruppo bene organizzato e proteso all'azione politico-assembleare, ha deciso di partecipare ai lavori dell'assemblea popolare. Naturalmente in quanto donne non potrebbero, perché la democrazia ateniese, come ogni società premoderna, è maschiocentrica. Perciò si travestono da uomini, con barbe, mantelli e sandali adeguati al ruolo." Questo libro ha al centro una commedia di Aristofane il commediografo, irriducibile a schemi preconcetti e a schieramenti partitici. La sua commedia, Le donne all'assemblea, ha di mira un progetto di riforma radicale della società che trova rispondenza con sorprendente puntualità nel nucleo più audace della Repubblica di Platone. Nella commedia, Aristofane ridicolizza l'idea che si possano mettere in comune le ricchezze e le relazioni sessuali; al contrario Platone ne fa l'oggetto di uno dei suoi dialoghi più importanti e influenti. È un conflitto paradigmatico sull'utopia, sulla possibile costruzione dell'uomo nuovo, sulla realizzabilità di un assetto sociale totalmente innovativo, fondato - secondo l'intuizione platonica sulla proprietà collettiva, o meglio sulla negazione della proprietà, e sulla cancellazione dell'istituto familiare con tutto il suo carico di egoismi. Più in generale, su una palingenesi complessiva di cui l''uomo nuovo' è o dovrebbe essere il risultato.
Leggi di più Leggi di meno

Informazioni dal venditore

Venditore:

Dettagli

2
2014
6 marzo 2014
IX-436 p., Brossura
9788858111017

Voce della critica

  In questo recente lavoro Luciano Canfora riflette sul tema dell'utopia nell'Atene classica. Al centro dell'attenzione è l'utopia "comunistica", quale emerge nella Repubblica di Platone e nelle Ecclesiazuse di Aristofane, il cui confronto occupa le pagine più dense e affascinanti del volume. Un'ultima parte del saggio è dedicata al destino dell'utopia nelle epoche successive, dalle critiche dei padri della chiesa a Karl Marx, passando per il Rinascimento, Campanella e Thomas More. Mediante l'identificazione di chiare allusioni incrociate e l'analisi dello svolgimento concettuale parallelo in molti brani delle due opere, Canfora fa osservare come nelle Ecclesiazuse Aristofane prenda apertamente di mira il nucleo centrale della Repubblica. Risulta così che le inaudite e scandalose tesi platoniche erano ben note agli intellettuali del vivace milieu culturale ateniese, già prima della stesura definitiva della Repubblica, la cui composizione impegnò probabilmente il filosofo per decenni. Con la consueta maestria nel reperimento e nell'uso delle fonti antiche Canfora formula l'ipotesi che all'epoca della genesi delle Ecclesiazuse (la cui datazione, convenzionalmente stabilita nel 392, è tutt'altro che certa) il quarto e il quinto libro della monumentale opera platonica fossero stati già diffusi. In questo nucleo centrale del dialogo si trova quella che Socrate chiama la "seconda ondata", ovvero la riflessione sull'educazione nella kallipolis utopica, da cui discenderanno le prescrizioni all'abolizione della famiglia e alla comunanza delle donne. Nella sua commedia Aristofane non avrebbe inteso altro che volgere in parodia, con un paradossale rovesciamento, proprio l'idea della comunanza delle donne, del superamento della famiglia e dell'abolizione della proprietà privata, che costituiscono il fulcro dell'utopia platonica. Nella redazione finale della Repubblica, quella che conosciamo oggi, si legge che Socrate teme di alimentare l'ilarità dei comici con le sue proposte rivoluzionarie. Canfora aderisce all'interpretazione secondo cui non di timore si tratterebbe, ma di certezza: Platone avrebbe cioè inserito nella redazione definitiva del dialogo queste battute dopo aver conosciuto il testo delle Ecclesiazuse. Con la solita vis polemica, ma soprattutto con grande puntiglio analitico, Canfora mira a demolire le argomentazioni di quegli studiosi, che per le più differenti ragioni e in svariato modo, hanno sostenuto non fosse l'utopia della Repubblica il vero bersaglio di Aristofane. Per chi si orienta bene tra gli studi di letteratura classica, questo saggio rappresenta un valido aiuto per destreggiarsi nella stratificazione plurisecolare della letteratura secondaria esistente sull'argomento, di cui La crisi dell'utopia costituisce anche un critico compendio. Al di là delle considerazioni sulla realizzabilità delle utopie della filosofia antica, il saggio di Canfora contribuisce a far capire come la vera satira, in ogni tempo, non si risolve in facile divertimento o solo in una forma di critica politica, ma può farsi strumento di elaborazione teorica originale.   Lucilla Guendalina Moliterno

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Luciano Canfora

1942, Bari

Luciano Canfora nato a Bari, è ordinario di Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Laureatosi in Storia romana, ha svolto il perfezionamento in Filologia classica alla Scuola Normale di Pisa. Assistente di Storia Antica, poi di Letteratura Greca, ha insegnato anche Papirologia, Letteratura latina, Storia greca e romana. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia» e la collana di testi “La città antica”. Fa parte del comitato direttivo di «Historia y critica» (Santiago, Spagna), «Journal of Classical Tradition» (Boston), «Limes (Roma)». Ha studiato problemi...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi