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Questo libro costituisce un ottimo approccio alla critica teatrale; il testo ideale per chi intende avvicinarsi a questa materia in modo completo e “problematico”. È completo perché in quattro densi capitoli il libro analizza tutti gli elementi costitutivi di una rappresentazione teatrale (il testo; l’attore e il personaggio; la regia; scenografia, costumi, musica, etc.), la cui conoscenza (e analisi) è fondamentale ai fini di una valutazione critica dello spettacolo. Infatti, nell’ultimo capitolo (il quinto), intitolato proprio “La valutazione critica di uno spettacolo”, tra le righe viene indicato un metodo per recensire uno spettacolo, per “fare critica teatrale”. Il modo esauriente in cui sono trattati gli argomenti fa sì che questo libro (di circa 200 pagine in formato tascabile) si presenti come un vero e proprio manuale. Oltre che per la completezza il libro si segnala anche per il fatto di affrontare i temi in modo problematico, così da suscitare di continuo nel lettore domande, dubbi, curiosità, riflessioni. Cinque capitoli, non lunghi, ma intensi e ricchi di informazioni. Un libro (giustamente anche) nozionistico, ma sempre al punto giusto, senza mai annoiare. Un libro che, pur affrontando la materia in modo sistematico come un manuale, insegna e fa riflettere; un valido strumento per sviluppare uno “spirito critico”. In estrema sintesi dalla lettura/studio del libro sembra emergere che la dote fondamentale del critico teatrale sia l’onestà intellettuale, ovviamente non disgiunta da una solida preparazione culturale. Proprio un bel testo la cui lettura merita di essere vivamente consigliata.
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