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La cura del Gorilla (DVD)
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La cura del Gorilla (DVD) di Carlo A. Sigon - DVD
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Estratto

Descrizione


Sandrone, detto il Gorilla, soffre di una particolare forma di sdoppiamento della personalità: la prima, bonaria e ironica, la seconda fredda e violenta. Con questo fardello Sandrone passa la sua vita nell'ombra, guadagnandosi il pane come investigatore senza licenza. Ma il lavoro è molto pericoloso e decide quindi di accettarne uno più tranquillo: fare da accompagnatore a un vecchio attore americano che sarà la star ospite di una convention. Mentre esegue di malavoglia il suo compito, Sandrone si trova coinvolto in un omicidio e cerca di aiutare la ragazza della vittima.
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Dettagli

2006
DVD
7321958911983

Informazioni aggiuntive

Warner Home Video, 2011
Warner Home Video
104 min
Italiano (Dolby Digital 5.1)
Inglese
2,35:1 Wide Screen

Valutazioni e recensioni

4/5
Recensioni: 4/5
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alex
Recensioni: 3/5

Per essere un film italiano interpretato da attori non tutti professionisti "scafati" non è malaccio, la storia anzi è interessante. Da vedere..

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LAURA
Recensioni: 5/5

Claudio Bisio è alternativo anche al cinema, ha il ruolo di una persona dalla doppia personalità, carattere poco sfruttato dal cinema. Brava la Rocca..

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carlo alberto anzuini
Recensioni: 4/5

Il film ricorda atmosfere alla Batman, notturni in edifici angusti, luridi angiporti che ben rendono l'idea di Sandrone, che pur nella finzione della doppia personalità, forse vuole fare il verso in modo gigionesco ai personaggi dei fumetti, a metà strada tra il noir e la detective-story in luoghi che potrebbero ritrovarsi in una qualsiasi grande metropoli ed invece è semplicemente Cremona, anche qui con una sorta di giocoso intento di fondo. Le scene spesso si accavallano, in specie all'inizio, fino a dipanarsi a poco a poco per darci infine un filone narrativo più uniforme. Stefania Rocca, bellissima e impeccabile, ha il fascino della donna dei bassifondi, vissuta e affascinante. Che dire poi dell'amico che esamina la pistola? Egli vive in un luogo che ancor più dà l'idea di una dimensione senza tempo, tra vecchi macchinari, come in un'astronave naufragata in un altro pianeta, avulsa dal contesto degli uomini, così come sono un po' tutti questi personaggi, nevrotici, soli, dissociati, disperati, proprio come Sandrone che ne è l'epitome e che, da bambino senza identità, ancora vive con la madre, la ben ritrovata Gisella Sofio.Borgnine è simpaticissimo, fa tenerezza e al contempo è come catapultato in questo film direttamente dai western, ed ora padre putativo, suo malgrado, di un Sandrone senza modello paterno, bisognoso di consigli. Si ubriacano insieme in una sorta di tacito sodalizio ed insieme vanno solo per luoghi malfamati. Ma Sandrone è un'anima in pena, che però ogni volta si riscatta compiendo il bene. Bella la scena finale di lui, che viene baciato con calore dalla Rocca e come un Cincinnato accetta di andare a fare il guardiano di una giostra, su cui, dice, potrà anche fare un giro. Di nuovo la dimensione incrociata a chiasma ottico tra Sandrone buono/violento e bambino/adulto in un intreccio di combinazioni che danno sempre la stessa atmosfera di sogno che alita un po' su tutto il film complici le scene di notte e di interni, analoghi a quelli della mente e della coscienza, bui, vaghi e indefiniti.

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Recensioni

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Conosci l'autore

Claudio Bisio

1957, Novi Ligure, Alessandria

Attore italiano. Studia recitazione alla Civica scuola d'arte drammatica di Milano e comincia a lavorare nel cabaret con monologhi di cui è spesso autore. La sua notorietà cinematografica deriva dalla collaborazione con G. Salvatores, per il quale recita in diversi film, da Sogno di una notte d'estate (1983) a Nirvana (1997) passando per Mediterraneo (1991), Oscar come miglior film straniero, e Sud (1993). Dotato di un temperamento esuberante con una spiccata tendenza a «sovradosare» l'interpretazione, dà il meglio di sé quando è incanalato in sceneggiature e regie rigorose. Fra gli altri suoi film: Bonus Malus (1993) di V. Zagarrio, La tregua (1997) di F. Rosi, tratto dall'omonimo romanzo di P. Levi, e Asini (1999) di A.L. Grimaldi, di cui è cosceneggiatore. Fornisce buone prove come protagonista...

Stefania Rocca

1971, Torino

Attrice italiana. Occhi azzurri, slanciata, bellezza vagamente androgina, esordisce sul grande schermo con il piccolo ruolo di Valeria nel dramma cronachistico Poliziotti (1994) di G. Base facendosi notare da pubblico e critica. Seguono interpretazioni più complesse e di maggior pregio sia in ambito cinematografico sia, soprattutto, televisivo. È la seducente esperta di informatica nel fantascientifico Nirvana (1997) di G. Salvatores, intrigante e disinibita nel massmediologico Viol@ (1998) di D. Maiorca, maliziosa Jacquanetta nella commedia musicale dagli echi shakespeariani Pene d’amor perdute (1999) di K. Branagh, intensa e passionale protagonista del drammatico Rosa e Cornelia (2000) di G. Treves, sensuale agente immobiliare che fa perdere la testa al protagonista di L’amore è eterno finché...

Ernest Borgnine

1917, Hemden, Connecticut

Nome d'arte di Ermes Effron Borgnino, attore statunitense. Figlio d'immigrati italiani, trascorre parte dell'infanzia a Milano, studia negli Stati Uniti, si arruola in marina nel 1935 e si congeda dopo dieci anni. Incoraggiato dalla madre a studiare recitazione, comincia dal teatro e si fa conoscere al cinema con il ruolo del sergente sadico in Da qui all'eternità di F. Zinnemann (1953). La parte del sensibile innamorato in Marty, vita di un timido (1955) di Delbert Mann gli fa vincere un Oscar, ma il suo volto caratterizza più spesso personaggi di contorno, malvagi o perdenti. Tra i molti film, interpreta Quella sporca dozzina (1967) di R. Aldrich, con tutti i seguiti, Il mucchio selvaggio (1969) e Convoy - Trincea d'asfalto (1978), entrambi di S. Peckinpah, 1997 - Fuga da New York (1981)...

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