L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2006
Anno edizione: 2010
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
In una realtà sempre più multietnica come quella del giorno d’oggi, troppo spesso voltiamo la faccia, chiudiamo gli occhi, tiriamo la mano indietro anziché porgerla a chi ha veramente bisogno di aiuto (perché purtroppo, al giorno d’oggi, ci sono ancora troppe disuguaglianze economiche, sanitarie, ecc) spinti dal pregiudizio, dal fatto che chi ci chiede aiuto è “diverso” (ma poi diverso da cosa, da chi?) e ci meravigliamo se, quelle volte che diamo aiuto, l’altra persona è restia e non si fida. Ma cosa succede, invece, se il muro della diffidenza si rompe e fa passare chi vuole veramente aiutare? Una cosa bellissima, come si può leggere nel libro di Anthony Flacco “La danzatrice bambina”, tratto da una storia vera!
Un resoconto delle operazioni della bambina dettagliato fino a diventare morboso, mentre i personaggi non hanno alcuno spessore psicologico e sono troppo buoni per risultare realistici. La protagonista, poi, diventa quasi antipatica con i suoi continui capricci. Anche il problema dello scontro fra culture è banalizzato al massimo. Scrittura troppo semplice, neppure da confrontare con i capolavori di Hosseini.
Questo libro racconta la storia vera di una bambina di nove anni di nome Zubaida che viene gravemente ustionata a casa di un incidente domestico, in un piccolo paesino dell'Afghanistan. La storia è triste e, a volte straziante, ma davvero stupenda. Mi hanno colpito il coraggio e la determinazione di questa bambina e la grande forza d'animo del padre che fa di tutto per farla curare, nonostante in Afghanistan la possibilità di accedere alle cure mediche sia praticamente nulla. Inoltre dal libro traspare l'infinita generosità del chirurgo americano che l'ha curata gratuitamente, essendo la famiglia di Zubaida molto povera. Purtroppo però l'autore a mio parere si perde in particolari e descrizioni troppo lunghe, monotone e ripetitive che appesantiscono molto la trama. A parte questo comunque il libro merita di essere letto perchè la storia è davvero unica e straordinaria.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Zubaida è una bambina di nove anni che vive in uno sperduto villaggio del deserto dell'Afghanistan e che ha la particolarità di esprimere la propria vitalità danzando. Un giorno, in seguito a un incidente domestico, cade preda del fuoco e riporta ustioni mortali che la riducono a uno stato vegetale e la sfigurano completamente. Nonostante le possibilità di salvezza siano scarse, il padre la porta in diversi ospedali, sempre per sentirsi dire che i mezzi a disposizione non permettono le cure necessarie; l'uomo tuttavia non si dà per vinto e la porta fino al campo militare degli americani. Qui incontra un soldato che, colpito dalla sofferenza e dallo sguardo intenso di Zubaida, contravviene alle regole militari e decide di aiutarli: inizierà così l'odissea che porterà padre e figlia in America. Il romanzo, scritto con un linguaggio da reportage giornalistico, semplice e scorrevole, appartiene a quel genere di libri che sanno arrivare direttamente al cuore dei lettori perché racconta una storia vera di speranza nella tragedia: la piccola protagonista vince la morte grazie al proprio attaccamento alla vita e allo stesso tempo grazie a tutta una serie di personaggi capaci di gesti di grande umanità. Una storia di incontro tra due culture estranee sapientemente raccontata dall'autore, che nella vita è anche sceneggiatore per la Touchstone Pictures e per Discovery Channel. Sicuramente toccante senza essere lacrimevole, La danzatrice bambina è un libro adatto a chi cerca una lettura edificante e poco problematica, con un messaggio positivo che possa contraddire quello che si legge quotidianamente sui giornali.
Serena Corallini
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore