Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Shopper rossa
-50%
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 1 lista dei desideri
Il delitto del cinema Oriente
Disponibile in 5 giorni lavorativi
6,20 €
-50% 12,40 €
6,20 € 12,40 € -50%
Disp. in 5 gg lavorativi
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
6,20 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
12,40 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
12,40 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
6,20 € Spedizione gratuita
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
12,40 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
12,40 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Chiudi

Promo attive (0)

Dettagli

1999
23 aprile 1999
9788836805396

Voce della critica


scheda di Nicola, M. L'Indice del 1999, n. 12

Ci si pone innanzi tutto una domanda: basta il titolo, bello ed evocativo, a fare di un romanzo un thriller? Forse sì, perché riga dopo riga, pagina dopo pagina, nel meticoloso racconto di questa storia di ordinaria abiezione tutto sembra cadere per un attimo entro il cono di luce di certe attese. Un delitto in un cinema, un delitto al cinema, un'accoppiata sempre suggestiva per gli amanti del noir. Vale la pena ricordare il cinema quasi stregato di Beltenebros di Antonio Muñoz Molina (Einaudi, 1992) soltanto per rimanere in ambito spagnolo. La prima pagina tuffa immediatamente in un cinema, a spettacolo cominciato, e da quella primissima pagina in poi, con rara unità di luogo e di azione, da quel cinema non ci si allontanerà quasi più. E ogni cosa, ogni frase, potrebbe essere il segno che prefigura il delitto. La narratrice, un'ennesima reincarnazione della prostituta aspirante redenta, racconta, da un luogo e da un tempo misterioso, quella sera di pioggia, in un cinema, quella maschera impicciona, la pila a cercarle le tette. E di qui inizia la tetra cascata di sordidezze, scortesie, poco convinti trasporti, sconcezze un po' penose che fanno della vita dei due amanti (e si fa fatica a chiamarli amanti) il sodalizio fra due mostri sventurati. Una storia d'amore in desolata assenza d'amore, una fiaba al contrario destinata a finire malissimo, un malessere quotidiano fatto di gesti senza importanza. Il lettore di Tomeo ritroverà nel chiuso di questo appartamento sopra il cinema, dove si odono le voci del cinema, qualcosa dell'appartamento fortezza di Amato mostro (Einaudi, 1998) e I nemici (Bollati Boringhieri, 1992). E proprio nell'arrabattarsi casalingo, fra piatti sporchi e porte sbattute, sembra in ogni momento di cogliere un possibile aleggiar di mistero. E quando il delitto ci sarà, e una cosa simile aveva ottenuto Ruth Rendell con la sua Eunice di La morte non sa leggere (Mondadori, 19952), ci sembrerà la cosa più naturale del mondo. Ancora una volta il mostro è un "amato mostro". Qui però il gioco di Tomeo, scrittore forse esile, ma senz'altro calibrato, è fortemente imperniato sul linguaggio. Un parlato certamente un po' greve, ma anche molto letterario, equilibrato e tecnicamente sottile. Purtroppo al lettore italiano il tessuto linguistico di Tomeo giunge un poco offuscato, stridente, allentato. Purtroppo è più facile tradurre una "bella scrittura" nel senso classico del termine, che seguire gli ammicchi di uno scrittore elegante che gioca col linguaggio popolare.

(M.N.)

Leggi di più Leggi di meno

Conosci l'autore

Javier Tomeo

(Quicena, Huesca, 1932) romanziere spagnolo. Dopo aver studiato diritto e criminologia, pubblicò nel 1967 il primo romanzo, Il cacciatore (El cazador, nt), al quale hanno fatto seguito, tra gli altri, I nemici (Los enemigos, 1974), Il castello della lettera cifrata (El castillo de la carta cifrada, 1979), Preparativi di viaggio (Preparativos de viaje, 1986, nt), Storie minime (Historias minimas, 1988, nt), La città delle colombe (La ciudad de las palomas, 1989, nt), Il discusso testamento di Gaston de Puyparlier (El discutido testamento de Gaston de Puyparlier, 1990, nt), La platea (Patio de butacas, 1991, nt), alcuni dei quali sono stati adattati per la scena. Tra le opere più recenti: Patibolo interiore (Patíbulo interior, 2000, nt) e Il cantante di bolero (El cantante de boleros, 2005,...

Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore