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In 8, pp. 315 + (1b) + (2) con 6 tavv. in lit. f.t. con prospetti architettonici e piante di famosi edifici carcerari di Gand, Pittsburg, New York e Filadelfia. Bruniture sparse. Br. ed. Seconda ed. (la prima usci' nel 1837) di questo importante trattato del maggior riformatore delle carceri del Regno delle Due Sicilie. Volpicella, sociologo, venne incaricato da Ferdinando II di prendere informazioni sul sistema carcerario in Europa e nel mondo. Volpicella utilizzo' come fonte principale le opere di John Howard, che, alla fine del Settecento, intraprese un vero e proprio viaggio alla scoperta dei maggiori luoghi di detenzione europei. Nella prima parte del trattato l'A. passa in rassegna le prigioni dei principali paesi (Inghilterra, Scozia, Irlanda, Svezia, Danimarca, Prussia, Polonia, Olanda, Francia, Svizzera, Spagna, Portogallo). Secondo l'A., che segue la cosiddetta 'teoria dell'intimidazione', il modo piu' efficace per tenere gli uomini lontani da questi luoghi, e quindi prevenire la criminalita', e' l'associare al carcere l'immagine di posto spaventoso e orribile. A tal fine devono essere costruiti in luoghi isolati e quasi inaccessibili, le 'mura nere e massicce, le porte ferrate e chiuse, niuna finestra e poche feritoie di fuori', anche se dentro 'siano comode e sanissime'. Al prigioniero deve essere assolutamente vietato l'incontro con parenti e amici. Tuttavia, per non recidere completamente i legami con la famiglia, al detenuto si possono dare notizie dei parenti 'ma non troppo frequentemente e per modo che una simile licenza possa talvolta parer un favore conceduto a quelli che nella loro prigionia danno buoni segni di ravvedimento'. Prevale l'ottica che vede nell'istituzione carceraria un luogo 'di purgazione e di emenda' in cui 'un ragionato soffrire dee attuar i malvagi pensieri e le inconsiderate voglie, e i costumi emendare'. L'A. spiega quindi i metodi con cui si puo' aiutare il detenuto a pentirsi: in primo luogo non gli devono essere contin
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