L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il titolo del libro può trarre in inganno in quanto il racconto di Benjamin Jacobs (Berek nel nome originale) si svolge in realtà in più campi di concentramento. Al termine dei vari trasferimenti lui sarà effettivamente il dentista di Auschwitz (Furstengrube). E' però molto da apprezzare il racconto delle giornate e degli anni di prigionia in campi di concentramento sempre diversi. In questo modo si possono capire le dinamiche di funzionamento di quei lager e come il protagonista ogni volta è riuscito a sopravvivere. Viene fuori in maniera preponderante come per sfuggire a quella persecuzione furono necessarie sì fortuna, naturalmente, ma anche prontezza di spirito e capacità di adattamento. Grazie alle sue competenze odonotoiatriche (rare nei campi), una buona dose di fortuna e prontezza nel cogliere l'attimo giusto, il protagonista riesce a raccontare, ai giorni nostri, la sua esperienza. Terribile e molto dettagliato il disastro del mar Baltico dove migliaia di prigionieri perdono la vita ormai ad un passo dalla libertà tanto inseguita. Lo consiglio come ennesima testimonianza di un periodo storico e di un fatto, l'olocausto, sempre più messo in discussione e talvota, per assurdo, negato.
Non riesco a capire come possano piacere a certa gente il sangue e la crudezza in un racconto, spero non siano in molti. Mi riferisco soprattutto alla lettrice Monica che esalta, presumo per scarso gusto letterario, le descrizioni macabre di questo romanzo.
Buon libro, in cui le tragiche (dis)avventure cui vanno incontro il protagonista ed il suo popolo sono raccontate con dovizia di particolari, anche raccapriccianti. Numerosi sono i riferimenti incrociati tra il libro e l'opera di Sam Pivnik "L'ultimo sopravvissuto", essendo stati i due protagonisti compagni negli stessi campi di prigionia, pur senza essersi mai conosciuti di persona. In conclusione, un volume che consiglierei senza dubbio.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore