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Dialogo sulla solidarietà
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1997
1 giugno 1997
60 p.
9788881020379

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alberto pierobon
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Una lettura cristiana e una laica sulla solidarietà come parola inflazionata, strumentalizzata ma anche quale esigenza che interpella la nostra coscienza, il rapporto con l'altro, in una sintesi tra fede, cultura e politica. Martini richiama due parabole del Buon samaritano (Luca, 10) e del giudizio finale (Matteo, 25). Il primo col simbolo della strada come luogo di ritrovo ma anche di scontro, luogo prossimo dove si gioca la solidarietà, uscendo dai ruoli e dalle convenienze. Nel giudizio finale nel volto che si vede dell'altro sofferente. Occorre quindi impegnarsi onestamente e per il bene comune, orientati alla giustizia. Cacciari tira in ballo il nostro modello di sviluppo economico-sociale nei suoi presupposti, dove anche il trucco degli aiuti ai paesi poveri mostra una rapina, con l'esito di generare costi suppletivi e conflitti. Anche qui emerge il problema dell'altro, che poi è in noi. La fondazione trascendentale di ogni idea di solidarietà sta nella consapevolezza che "il mio socius essenziale, cioè me stesso, è un altro (..) io mi sono straniero" che è possibile trascendentalmente, ergo "non sono un individuo, ma totale". Serve quindi una conversione dei valori dominanti. Martini riprende nella seconda parte, con il principio della solidarietà come fondamento di agire e giustizia solidale, la giustizia come legalità nel fondamento teologico, per realizzare l'intera verità del nostro essere. Cacciari argomenta sull'invenzione dell'individuo, per ripensare alla comunità, homo democraticus, nella relazione tra hospes e hostis, in uno sguardo che custodisce l'altro nella sua distinzione. Ecco l'intelligenza del prossimo: Dio è straniero! "Chi ospita l'hostis che riconosce in se stesso, ospiterà anche colui che viene da fuori, riconoscerà in lui quella stesa imprevedibilità e incomprensibilità che ha conosciuto in sé stesso - e che costituisce fonte ed energia di ogni interrogazione": idea di "comunità avvenire"? pensare l'im-possibilità? Molto stimolante.

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Massimo Cacciari

1944, Venezia

Massimo Cacciari è nato a Venezia nel 1944, si è laureato in filosofia a Padova ed è ordinario di Estetica presso l'Università della sua città. È stato deputato al Parlamento dal 1976 al 1983. È membro  di diverse istituzioni filosofiche europee, tra cui il Collège de philosophie di Parigi. Dal 1995 è sindaco di Venezia, oltre che Preside della Facoltà di Filosofia dell'Università “Vita Salute” del San Raffaele di Milano. È stato tra i fondatori di alcune delle più importanti riviste italiane di filosofia e cultura, da Angelus Novus (1964-1974) a “Contropiano” (1968-1971), a Laboratorio politico (1980-1985) a Il Centauro (1980-1985) fino a Paradosso, nata nel...

Carlo Maria Martini

1927, Torino

Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1944 all'età di 17 anni, compie gli studi presso l'Istituto Sociale di Torino e riceve l'ordine sacro il 13 luglio 1952. Nel 1978 papa Paolo VI lo nomina invece rettore della Pontificia Università Gregoriana. Cardinale dal 1983, è stato arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002. Gesuita e biblista di fama internazionale, è stato anche rettore del Pontificio Istituto Biblico in Roma. È stato inoltre promotore a Milano della “Scuola della Parola” per aiutare i giovani ad accostare la Scrittura secondo il metodo della lectio divina e della “Cattedra dei non credenti” che ha messo a confronto intellettuali laici e uomini di fede sui temi più scottanti dell’attualità e della religione....

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