L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho affrontato il testo di Chialà per avere ragguagli sulla stringata e sovente non considerata discesa agli inferi del Cristo. Il testo è breve e si legge agevolmente in un giorno offrendo spunti molto interessanti per sviluppare altrove la visione data dai Padri della Chiesa
Sabino Chialà, monaco della Comunità di Bose e studioso di ebraico e siriaco, ha pubblicato questo interessante libretto di sole 88 pagine che ho letto interamente in una sola giornata. E lo ha fatto introducendolo con parole tratte dalla Liturgia bizantina: "Sei disceso sulla terra per salvare Adamo e, non avendolo trovato sulla terra, o Signore, sei andato a cercarlo fino agli inferi". Nel Credo apostolico, "inferi" ha il senso di Ade, ossia il soggiorno dei morti, secondo l'interpretazione tradizionale; o forse di inferno, ossia soggiorno dei peccatori, secondo un'interpretazione sostenuta da qualcuno. Il , Catechismo di Heidelberg, riferendo questo articolo del Credo alle sofferenze vicarie di Cristo sulla croce, segue un'interpretazione di Calvino (Giovanni Calvino, Catechismo della Chiesa di Ginevra del 1542, alla 65a domanda: "Che significa ciò ch'è detto poi, sulla discesa agli inferi?": Risposta: "Gli è che non solo egli ha sofferto la morte naturale, che è separazione del corpo e dell'anima; ma anche la sua anima è stata oppressa da un'angoscia indicibile, che S. Pietro chiama dolori di morte. (Atti2,24). Quanto all'espressione discese nel soggiorno dei morti, significa che è stato afflitto da Dio e che ha sopportato e sentito il rigore orribile del suo giudizio per opporsi per noi alla sua ira e soddisfare alla sua giustizia".
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore