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Il"Saggio sulle donne"è di una misoginia incredibile,ma da dove nasce tale visione catastrofica relativa al mondo femminile?Sicuramente dal difficile rapporto che il filosofo ebbe con la madre,donna distaccata,dalla condotta morale riprovevole e dedita alla cultura.Infatti,dopo che il marito morì suicida nel1805,la signora Henrietta Trosiener-Shopenauer si trasferì a Weimar dove intrattenne un salotto letterario frequentato sia da Goethe che da molti intellettuali.Inoltre,la madre del filosofo si dedicò anche ad una fervida attività di scrittrice sia di saggi,che di romanzi,che di redazioni di viaggio,che di biografie. Tale poliedricità della madre influenzò S. che, si legge nella"Nota biografica"diG.C.Giani(LiveDeLuxe N.C.Editori), "era persona sgradevole,essendo reputato antidemocratico,incredibilmente avaro,iracondo,misantropo ed egoista" e-forse-vittima del suo volontarismo irrazionalistico e del suo pessimismo. Per S.,infatti,l'uomo si trova a vivere nel peggiore dei mondi possibili e la volontà,nella sua tensione inappagata verso se stessa,genera infelicità.La volontà,infatti,implica sia il desiderio che la mancanza,ma produce infelicità e noia:"la vita è la continua lacerazione che la volontà fa di se stessa:lacerazione che nell'individuo è il contrasto e la continua insorgenza di bisogni,e fuori dell'individuo è il contrasto e la rivalità perenne tra gli individui,l'ingiustizia" scrive il filosofo ne "Il mondo come volontà e rappresentazione".
Sto leggendo nell'edizione LiveDeLuxe della N.C.Editori"L'arte di capire le donne"che comprende siail"Saggio sulle donne"che la"Metafisica dell'amore sessuale".Acquistato per curiosità e per leggere il pensiero di Shopenauer ho finito di leggere il"Saggio sulle donne":una riflessione tanto ben logicamente articolata quanto efficientemente MISOGINA."La donna non è fatta per lavori spirituali e fisici troppo faticosi"."Le donne sono adatte ad essere puericultrici ... essendo esse stesse puerili,ingenue e poco lungimiranti;in una parola esse sono grandi bambine per tutta la vita:una specie di stadio intermedio fra il bambino e l'uomo maturo"."Con le fanciulle la natura ha previsto ciò che in senso teatrale si chiama colpo di scena,avendole dotate per pochi anni di una bellezza straordinaria,di fascino e di floridezza,al prezzo di tutta la loro vita successiva;e ciò affinché durante quegli anni potessero impadronirsi della fantasia di un uomo in misura tale da portarlo ad assumersi in qualche forma,onestamente,cura di loro per tutta la vita;e per riuscire a muoverlo a questo passo,la sola riflessione azionale non sembrava offrire una garanzia sufficientemente sicura"."L'uomo perviene alla maturità della sua ragione e delle sue energie spirituali poco prima del ventottesimo anno;la donna a diciotto anni,insieme con la sua ragione,che quindi è molto limitata.Per questo le donne restano bambine per tutta la loro vita..."."Il difetto fondamentale della donna è l'ingiustizia.Esso deriva in primo luogo dalla descritta mancanza di ragionevolezza e di riflessione,ma è altresì sostenuto dal fatto che esse,come creature più deboli,non dipendono dalla forza,ma dall'astuzia,donde la loro istintiva scaltrezza e la loro indistruttibile inclinazione alla menzogna"."Il sesso femminile,più giustam.che bello,si potrebbe definire inestetico.Le donne non hanno davvero il senso e la sensibilità né per la musica é per la poesia né per le arti figurative...".
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