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La personalità di Bernardino Poccetti (San Marino V.E. 1548 - Firenze 1612) ben nota agli studiosi per ricerche anche recenti e capillari, ha avuto scarse occasioni di venire presentata al pubblico, e mai in esposizioni monografiche. Soprattutto abile freschista, il Poccetti ha una notorietà per i suoi moltissimi affreschi in chiostri, chiese e conventi di Firenze e provincia, con sconfinamenti anche nel Senese, e per la decorazione di alcuni palazzi, dove egli profonde una facile vena narrativa che, superando il manierismo di derivazione vasariana, concilia la più illustre tradizione locale rinascimentale, specialmente sartesca, con le necessità illustrativo-didattiche della Controriforma o con le esigenze agiografiche di nobili famiglie, compresa quella granducale.
Dei molti disegni che egli fece in preparazione di tali lavori se ne conservano circa un migliaio più che ottocento di essi appartengono al Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, dove sono pervenuti dalle collezioni del cardinal Leopoldo dei Medici e di Cosimo III - erede del canonico di San Lorenzo Apollonio Bassetti, che pare essere stato il primo collezionista di disegni poccettiani - e dalla donazione ottocentesca di Emilio Santarelli.
Su questa grande e interessante quantità di fogli, 112 ne sono stati scelti per questa mostra, cercando di documentare le varie fasi e aspetti della carriera dell'artista, in riferimento ai principali cicli di suoi affreschi si tratta per la maggior parte di studi di figura, per singoli particolari ben individuabili nelle opere pittoriche, ma non mancano anche studi di composizioni o altri puramente ornamentali, a documentare l'attività del Poccetti come decoratore di facciate, che gli valse in giovinezza il soprannome di "Bernardino delle grottesche". Le tecniche usate sono quelle tradizionali fiorentine, la matita rossa e la matita nera o la penna acquerellata, ma come supporto la preferenza del Poccetti va alla carta cerulea, che alla fine del '500 ebbe diffusione a Firenze sull'esempio dei veneti.
La mostra (Aprile-Giugno 1980) che si inserisce tra quelle monografiche dedicate dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi agli artisti toscani fra '500 e '600, di cui la collezione è tanto ricca, coincide con le manifestazioni della Sedicesima Esposizione Europea di Arte, Scienza e Cultura "Firenze e la Toscana dei Medici nell'Europa del '500", nelle quali il Poccetti è parzialmente presente.
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