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Bella la storia della bambola, appena un po' macabra. Molto più bella quella dei tre ragazzi in bilico tra l'infanzia e l'adolescenza. Catartico il viaggio per tutti e tre, che trovano un nuovo equilibrio per la loro amicizia. Una frase di Poppy mi è rimasta dentro, quando dice che ciò che gli adulti chiamano crescere significa morire.
Sono ormai adulta e mamma, ma da piccola amavo girovagare tra campi e strade sterrate e immaginarmi avventure che solo io, mia sorella e i mie cugini potevamo vivere...e soprattutto amo leggere quei libri che mi fanno rivivere quelle stesse emozioni. Il libro è azzeccatissimo per la fascia d'età per cui è consigliato, un po' meno per i "grandi" eccetto quelli come me che si vogliono godere una lettura leggera e sorridere al passato.
Trama accattivante,quarta di copertina che incuriosisce,e poi? Questo è il terzo romanzo di Holly Black che leggo ,un'autrice deliziosa con una fervida immaginazione e con idee che potrebbe far venire la pelle d'oca. Ma questa è la seconda volta che mi sento vuota dopo aver letto un suo libro . La trama mi proponeva tutt'altro di quello che ho letto. Una bambola antica di finissima porcellana abita in casa della giovane Poppy,un pezzo di antiquariato che la madre non permette a nessuno di toccare. Poppy insieme ai suoi due amici Alice e Zach,la venerano e creano intorno alla sua immagine una figura importante nei loro giochi da bambini, sopranominandola la Regina. Ma come si sa il tempo passa per tutti e ad un certo punto si deve crescere e lasciare i giochi di lato per far spazio ad altre preoccupazioni. Ciò che Zach invece non riesce a comprendere! Infuriato con i genitori perché gli hanno gettato i suoi pupazzi,decide di punto in bianco di evitare pure le sue amiche. Poppy ed Alice ignare della causa provano a richiamare il loro amico ma senza nessun risultato. Ed è qui che la Regina compare nei sogni di Poppy confessandole che in realtà il suo corpo di porcellana è fatto delle ossa di cui era fatta quando era in vita. Una storia un po macabra e mai irrisolta capita nelle mani di Poppy che convincerà i suoi amici a partire per l'ultima avventura,l'ultimo gioco: trovare la tomba della Bambola e farla riposare in pace. Di si per se la storia non è male,ma immaginavo una storia più ricca di avventura e come protagonista la bambola. Invece è un libro che mette in risalto il lato fantasioso dei bambini, quella fatidica fase che li porta all'adolescenza.Quando cominciano a sorgere le prime incomprensioni con l'altro sesso,le piccole responsabilità,il diventare grandi. Più psicologico e riflessivo,ma reso leggero e sfumato dietro quest'avventura. Peccato che l'autrice non sia riuscita a trasportami con la fantasia,anzi è stato un continuo contare le pagine verso la fine
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