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Inventarsi un nome, perché alla stazione ti chiedono i documenti che non hai, e tu fingi di aver perso la memoria, per non ricordare neanche a te stessa, che ad un certo punto, non si sa come, ti sei ritrovata a dormire per strada. Uno scoloramento lieve di luoghi, lotte, terremoti all'ombra del Vesuvio e dell'animo, amori e rinunce: Nanda è diventata vecchia e quando si ritrova chiusa in una casa per anziani, inizia a ripercorrere a ritroso i giorni della sua esistenza, passando per gli avvenimenti più importanti che hanno segnato la storia italiana della metà del secolo scorso. E quanta passione, quanta forza c'è in quella donna come tante, che inizia a scendere in strada con le altre donne per far sentire la propria voce. Urla in piazza, tenendo per mano Teresa, e poi tra le quattro mura domestiche non è capace di far uscire la voce, reprimendo la parte più vera di sé. Diventa madre e non riesce a dire tutta la verità sull'amore e sulla vita a sua figlia, creando una frattura che sembra insanabile con la ragazza. Eppure la vita stessa arriverà a sorprenderla, mentre si stava rassegnando a vedere scivolare la sua esistenza a forza di silenzi e memorie rinnegate, perché "la vita non è lineare come ci hanno illusi, la vita è barocca, piena di contraddizioni, ma in questi nodi che ci portiamo dentro si cela il senso?". Commovente, intenso, il romanzo di Rosaria Iodice si snoda fluido, lasciando immergere il lettore nelle storie delle donne, artefici silenziose del cambiamento. Un inno al coraggio che abbiamo dentro, anche quando non lo sappiamo, e alla libertà d'amare che ci rende unici.
La storia di Angela è la storia di tutte quelle donne che si sono arrese davanti ai canoni sociali e che non hanno mai trovato la forza per combattere per se stesse. Donne che si agguerriscono per accontentare gli altri ma che non riescono ad alzare un dito per dare vita alla loro felicità. "La donna lumaca" è anche un cammino lungo epoche diverse che hanno caratterizzato la nostra storia, passando dal '68, alla morte di Aldo Moro e alla strage di Ustica. Nelle sue 190 pagine questo romanzo affronta, con forte intensità, vari temi tra cui la religione, l'omosessualità, i disagi psicologici e l'aborto. Trovo che Rosaria sia di una bravura disarmante in quanto ha saputo creare un racconto originale, emozionante e che è sia sociale che introspettivo. Un mix perfetto! Un libro per tutti, ma soprattutto per l'universo femminile, una storia che ci ricorda un concetto che si dà fin troppo per scontato: se oggi noi donne godiamo di alcune libertà e diritti è perché decenni fa altre donne hanno combattuto duramente per ottenerli. La vita di Angela è stata, a tratti, dolorosa e difficile, ma è un gran esempio: amarsi e far emergente l'autenticità di ognuno di noi richiede fatica ma non è una cosa impossibile. A volte ci vuole una vita intera ma ne vale la pena!
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