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L'autrice sintetizza la storia della donna dall'epoca romana fino ai nostri giorni e analizza la condizione femminile del XII sec, periodo in cui si avverte un cambiamento del ruolo in quanto la compagine economica caratterizzata dallo sviluppo dei commerci e l'incremento delle colture, ha contribuito ad una trasformazione della società e ad una diversificazione di nuove occupazioni. In questo contesto diversificato e dominato da un rinnovato modo di concepire i ruoli e da una visione duale di Eva, e di Maria vergine, si assiste ad un timido profilarsi di donne erudite; ne sono un esempio: Rosvita, monaca tedesca scrittrice di testi teatrali nel X sec. e Ildegarda di Landsberg, autrice di un'enciclopedia, nel XII sec. Le più numerose sono state le regnanti: imperatrici e regine che si sono distinte, per intelligenza e determinazione, nella medicina, filosofia, arte e letteratura. Nel novero di donne che dal medioevo fino ai giorni nostri hanno contribuito al progresso della società, operando nei vari settori della politica, difesa dei diritti civili, scienza. l'autrice evidenzia il lungo ed impervio cammino della donna che, con tenacia e spirito di rivalsa, ha raggiunto grandi e soddisfacenti traguardi. Se da una parte la società è progredita con le conquiste delle donne, dall'altra , oggi sono vittime di numerosi casi di violenza , di cui la cronaca tutti i giorni, riferisce puntualmente, evidenziando un forte segnale di inciviltà, di regresso, e una spiccata assenza di valori. L'analisi della scrittrice sembrerebbe quasi volere sottolineare che l'evoluzione sociale ancora non si è raggiunta, anzi gli atti violenti sono l'espressione di una società ancora retrograda . Nel tentativo di mitigare gli istinti brutali l'autrice innalza un monito poetico di straordinaria sensibilità e coscienza la cui lettura esorta alla determinazione di perseguire gli ideali di armonia, rispetto della persona e della vita umana. Dott.ssa Emilia Bonaccorsi
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